La gestione delle carte del cronotachigrafo richiede il massimo rigore da parte dell’autista dei veicoli industriali e delle imprese di autotrasporto, perché anche una minima distrazione può causare pesanti sanzioni. Inoltre, l’introduzione dei cronotachigrafi smart di seconda generazione comporta l’introduzione anche di nuova carte del cronotachigrafo. La pratica quotidiana genera però diversi dubbi sull’uso della carta tachigrafica, cui risponde questo episodio del podcast K44 “La voce del trasporto” con Paolo Moggi, responsabile QSA e Formazione di Federservice.
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