Dopo una lunga battaglia nei Tribunali, sembrava che l’autotrasporto avesse finalmente vinto la guerra contro l’Autorità di Regolazione dei Trasporti sul pagamento del contributo annuale, esonerando le imprese che svolgono questa attività. La vittoria sembrava suggellata da una sentenza della Corte Costituzionale del 2017, che ribadisce l’esonero. Ma in realtà non è così, perché il Decreto Genova – uscito nel 2018 dopo il crollo del ponte Morandi – ha ribaltato la situazione.
Tra le righe di questo Decreto (nato anche per favorire gli autotrasportatori colpiti dal disastro) è apparso un provvedimento che estende il pagamento del contributo non solo ai gestori delle infrastrutture, ma anche ai loro fruitori. Quindi anche gli autotrasportatori. All’inizio di gennaio 2021 questa imposizione è stata approvata anche dal Consiglio di Stato, quindi dal 2019 l’Autorità può battere cassa a tutti gli operatori del trasporto.
Come siamo giunti a questa situazione? Quanto ammonta il costo per le imprese? Questa è veramente la fine della vicenda? A queste domande risponde questo episodio del videocast K44 Risponde con il contributo di Giuseppina Della Pepa, segretario generale di Anita.