Anche l’industria chimica si sta seriamente preoccupando della carenza di autisti di veicoli industriali, che in questo settore richiede personale formato sia nel trasporto, che spesso avviene in regime Adr, nelle nelle operazioni di carico e scarico, che devono seguire scrupolose procedure secondo la tipologia di trasporto per motivi di sicurezza del lavoratore, ma anche dell’intero impianto chimico. Un segnale di questa preoccupazione viene dall’associazione Isopa, che raccoglie l’industria europea che produce isocianati e polioli. L’associazione rileva che in questo settore stanno andando in pensione più autisti di quelli che iniziano l’attività.
L’Isopa chiede quindi agli associati di rispettare maggiormente gli autisti, ma pone anche la questione del carico e scarico, ammettendo che gli impianti hanno ottimizzato queste attività ma a scapito degli autotrasportatori. Così, in circa il trenta percento dei casi i veicoli subiscono lunghi tempi di attesa, che possono arrivare a tre ore. Una situazione che spinge gli autisti a cercare la guida in altri settori. Per ridurre tali tempi, l’associazione propone alcuni interventi. Si comincia a monte, con una revisione delle pratiche d'inventario per razionalizzare gli approvvigionamenti, per poi intervenire direttamente sulla questione cambiando gli orari di carico e scarico.
Altri interventi che possono ridurre i tempi di attesa sono valutare se sia più efficiente esternalizzare le attività di carico e scarico e attuare la prenotazione di tali operazioni in specifiche fasce orarie o, se ciò già avviene, di aumentare la flessibilità della prenotazione. Infine è importante rendere più fluido l’ingresso dei veicoli tramite la digitalizzazione dei varchi. L’Isopa cita anche un documento dell’Ecta secondo cui “supponendo di riuscire a eliminare le attuali perdite di tempo degli autisti, possiamo trattenere più facilmente gli autisti di mezzi chimici e aumentarne la capacità del dieci percento”.
L’Isopa è attiva anche nella formazione degli autisti, che in vent’anni ha certificato oltre 10mila conducenti per la sicurezza nel trasporto e nel carico d’isocianati. A dicembre 2021 ha compiuto un passo avanti attivando una piattaforma digitale, che presenta contenuti formativi e informativi in undici lingue e test online per convalidare la certificazione. Quando l’autista ha superato il test riceve un certificato digitale che può scaricare tramite un codice QR e che sostituirà progressivamente quelli cartacei.