L’emergenza causata dalla Covid-19, con le sue gravi ripercussioni nell’autotrasporto, sta causando anche divergenze nella rappresentanza del settore basate sul tipo di richieste da porre al Governo per la sopravvivenza delle imprese. Un segnale viene il 2 aprile 2020 dalla Fiap, associazione che aderisce all’unione Unatras. Il presidente Massimo Bagnoli spiega che “la Fiap in queste ultime settimane, di sua iniziativa, ha tentato di sollecitare una linea d’azione comune, proponendo e condividendo le proprie valutazioni e idee in tavoli di ampia partecipazione, nella ricerca delle migliori condizioni per le aziende, senza ottenere il risultato sperato”.
Dopo questo tentativo, prosegue Bagnoli, “hanno prevalso percorsi sostanzialmente ‘autonomi’ e di ‘bandiera’ e anche le indicazioni espresse da un organo che dovrebbe rappresentare l’unità negli intenti, ossia l’Unatras, hanno deluso le reali aspettative degli imprenditori del nostro settore, che hanno bisogno, oggi più che mai, di risposte diverse, come per esempio la certezza sui pagamenti e la pronta liquidità per far fronte all’attuale crisi”.
Nell’ambito di Unatras, la Fiap ha rilevato la necessità “di porre l’attenzione del Governo su contenuti più consoni e con un’ampia condivisione di rappresentanza della categoria, arrivando a negare il consenso alla sottoscrizione del documento, anche se all’apparenza non è evidente”. Quindi, annuncia Bagnoli, “abbiamo deciso di procedere autonomamente a sollecitare gli organi del Governo verso soluzioni comprensibili e percorribili senza personalizzazione e protagonismi personali”. Il presidente aggiunge che “molte imprese hanno già esternato l'ipotesi di un fermo, qualora in modo evidente venisse meno la tutela e il riconoscimento economico del loro lavoro”.
In concreto, la Fiap presenterà le sue richieste in modo autonomo al Governo, pur mantenendo la sua adesione a Unatras. Tali richieste si articolano in sei punti:
- Tutelare i pagamenti dei servizi svolti, applicando l’indeducibilità per i committenti delle fatture ricevute nel caso le paghino in ritardo rispetto ai tempi previsti dalla Legge
- Sospendere il pagamento dei pedaggi autostradali dei veicoli industriali
- Erogare immediatamente tutte le risorse per il settore gestiste dal ministero dei Trasporti già previste da contributi e incentivi pubblici
- Accelerare le procedure sul recupero delle accise sul gasolio
- Ampliare la moratoria dei pagamenti dei canoni del leasing, dei finanziamenti e dei mutui all’intero settore dell’autotrasporto e attivare un Fondo per fornire liquidità immediata al settore
- Esentare da imposte eventuali premi dati dalle imprese ai loro dipendenti.