Aumenta la tensione tra Polonia e Bielorussia, stretto alleato dalla Russia, coinvolgendo anche l’autotrasporto. Dalla mezzanotte di giovedì 1 giugno 2023 e fino a nuovo avviso Varsavia ha vietato il transito attraverso il confine con la Bielorussia per autocarri, motrici, rimorchi, semirimorchi e veicoli combinati immatricolati nel territorio russo e bielorusso, anche se trainati da motrice con targa polacca.
Il provvedimento è stato introdotto dal ministro degli Interni polacco Mariusz Kamiński in risposta alla conferma della condanna a otto anni di carcere inflitta dalla Corte Suprema bielorussa a Andrzej Poczobut, noto giornalista e attivista che la Polonia e le più importanti organizzazioni per i diritti umani considerano detenuto ingiustamente.
Arrestato nel 2021 insieme ad alcuni colleghi con l'accusa di incitamento all'odio e di comportamenti contrari alla sicurezza nazionale, Poczobut è oggi al centro di un caso diplomatico tra Polonia e Bielorussia, culminato con il blocco del traffico merci tra i due Stati.
Un primo valico doganale, quello tra Kuznica e Bobrowniki, era già stato chiuso il 18 febbraio 2023 in segno di protesta contro l'arresto ed il regime bielorusso, in risposta, aveva introdotto restrizioni per impedire ai vettori polacchi di utilizzare i valichi di frontiera nel tratto di confine tra Bielorussia, Lituania e Lettonia. La voce di una imminente sanzione si era diffusa già da diversi giorni tra i vettori di Minsk e Mosca e da lunedì oltre 900 camion in uscita dalla Polonia sono rimasti bloccati al confine.
Le imprese coinvolte sono ora impegnate a ricercare nuove rotte, per lo più attraverso i Paesi Baltici, per poter continuare ad operare a cavallo tra EU e la Federazione Russa, che ha invece dichiarato di non essere preoccupata dal blocco del transito. In una nota pubblicata dal servizio stampa governativo, infatti, la Russia ha dichiarato che il divieto non influirà sui tempi di consegna e ha ricordato che l'Unione ha introdotto un provvedimento simile più di un anno fa ma senza ottenere i risultati sperati.
Nel comunicato si legge che il trasbordo delle merci su camion immatricolati in altri Paesi o l'esportazione delle merci in acque neutre (con successivo imbarco su navi non soggette a sanzioni) ha consentito e consentirà infatti alla Russia di operare in piena libertà. Il blocco dei rimorchi e semirimorchi russi, ma anche delle società a capitale russo-bielorusso, era stato chiesto a gran voce anche dal movimento Strajk Polskich Przewoznikòw, un'associazione di autotrasportatori polacchi che nelle ultime settimane è stata promotrice e protagonista di diverse proteste in tutta la Polonia.
Il divieto introdotto da Varsavia, è bene ricordare, è solamente l'ultimo atto di una guerra ibrida legata a doppio filo al conflitto in Ucraina. Negli ultimi giorni sono stati ultimati i lavori per l'elettrificazione di oltre 200 chilometri di confine tra Polonia e Bielorussia, teatro nell'ultimo anno di un forte flusso di migranti.
Marco Martinelli