Il 4 marzo 2015 si è svolta la prima udienza di un processo che travalica i confini francesi, per la dimensione dell'azienda interessata, Norbert Dentressangle, e per il numero di autisti stranieri coinvolti, oltre un migliaio, ma soprattutto per il tema, ossia l'uso itrregolare di autisti stranieri. Durante questa udienza, i giudici hanno deciso – prima di entrare nel merito delle accuse – di verificare la regolarità della procedura seguita durante l'inchiesta preliminare, sulla base di alcune obiezioni avanzate dai legali dell'azienda di trasporto. La decisione dei giudici è prevista per il 5 maggio.
Dopo la prima udienza, Norbert Dentressangle ha diffuso un comunicato in cui riafferma che "il modo con cui organizziamo le nostre attività di trasporto internazionale in Europa, una scelta strategica per il Gruppo, è conforme ai regolamenti europei e al diritto sociale". L'azienda spiega le sue ragioni, sostenendo che dal 2000 ha aperto filiali all'estero a causa della delocalizzazione delle attività industriali, dell'apertura alla concorrenza del mercato europeo e dell'ingresso di nuovi stati membri nell'Unione Europea. "Oggi, le posizioni principali su tale mercato sono occupate dalle imprese dell'Europa centrale", precisa la nota. "Abbiamo sviluppato le nostre filiali di trasporto con il marchio e gli standard di qualità Norbert Dentressangle ovunque in Europa ed in particolare in Polonia e Romania", prosegue.
Su queste due filiali, Dentressangle spiega che metà delle loro prestazioni di trasporto sono svolte "al servizio dei propri clienti locali ed internazionali ed intervengono anche in missioni di trasporto internazionale in subappalto delle agenzie Norbert Dentressangle situate in Europa Occidentale ed in particolare in Francia, secondo un modello di subappalto interno al Gruppo". Quest'ultima scelta, aggiunge la nota, "nel rispetto della regolamentazione del trasporto e del diritto sociale, ci ha consentito di preservare e sviluppare le nostre posizioni commerciali presso i nostri clienti".
Secondo Dentressangle, l'attività delle filiali rumena, polacca e portoghese è legittima perché tali società sono autonome dalla sede centrale ed operano come subappaltatrici di altre società del Gruppo. Infatti, proprio la questione della reale autonomia delle filiali è uno dei cardini del processo. Comunque, bisogna attendere il 5 maggio, quando il Tribunale di Valence comunicherà se l'indagine è stata svolta in modo legittimo. In caso positivo, il processo continuerà sul merito della questione.
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