Il sindacato di base Usb entra nella questione sulla congestione dei veicoli industriali nel porto di Genova, che sta creando una vertenza tra imprese di autotrasporto e spedizionieri. Il 3 giugno 2024, alcune sigle degli autotrasportatori hanno annunciato l’applicazione di una sovrapprezzo (congestion fee) per i trasporti di container da e per il porto di Genova, a causa dei lunghi tempi di attesa per carico e scarico. Tale iniziativa è contestata dalle sigle degli agenti e degli spedizionieri, che temono una “fuga” di contenitori verso altri scali.
Ora nella vicenda entrano anche i rappresentanti degli autisti. Il 18 maggio, il Coordinamento Autotrasporto USB Liguria ha diffuso una nota nella quale annuncia di “seguire con attenzione” questa vertenza, precisando che “è giusto schierarsi contro i ‘padroni del vapore’ che da tempo immemore usano il trasporto merci su gomma per scaricare tutte le contraddizioni della filiera. L’accesso al ‘sistema portuale’ rappresenta uno snodo cruciale dove vengono alla luce tutte le contraddizioni di una macchina inefficiente”.
Tra le cause che producono la congestione dei veicoli nello scalo ligure, la sigla sindacale pone in primo piano quella che “per scelta economica si privilegia lo scarico e il carico dei container dalle navi e si tengono le banchine sgombre con prezzi elevati; i container scaricati dalle navi, soprattutto Msc, nei terminal medio piccoli vengono ritirati nei due/tre giorni successivi, fatto che provoca congestione”. In tale contesto, gli autotrasportatori da tempo manifestano questi problemi, ma “senza concretizzare alcun risultato”.
Ciò avviene, secondo la Usb, perché “le divisioni tra piccole aziende e grandi flotte, la ricattabilità che subiscono gli autotrasportatori, la debolezza economica del settore fanno il gioco del grande capitale, terminalisti e compagnie”. Il sindacato ritiene che il sovrapprezzo non sia una soluzione del problema, ma “rappresenta una giusta deterrenza al mantenere questo stato di cose, con il tentativo di bloccare gli aumenti, si vogliono mantenere i privilegi di chi opera senza curarsi dell’efficienza delle proprie azioni, difendendo un sistema volutamente inefficiente; basti pensare ai risparmi dei terminalisti che lesinano sulle squadre di lavoro mantenendo gli impianti sotto la piena operatività nelle ore di punta”.
L’arrivo dell’estate potrà peggiorare la situazione, soprattutto per gli autisti: “ È in arrivo il caldo, le attese diventeranno ancora più snervanti e faticose, le code ai terminal si faranno chilometriche e ancora una volta le condizioni di vita andranno peggiorando”. Poiché “il silenzio sulle condizioni degli autisti è totale”, il Coordinamento Autotrasporto Usb Liguria “è pronto a lanciare una mobilitazione a difesa delle condizioni dell’autotrasporto”.