Dopo avere presentato un ricorso alla Corte di Giustizia Europea contro l’Austria per i divieti e i limiti al transito dei veicoli industriali lungo l’asse del Brennero, l’autotrasporto italiano si rivolge anche al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini per aprire una formale procedura d’infrazione. Anita, Fita Cna, Confartigianato Trasporti, Conftrasporto e Uniontrasporti hanno inviato al ministro un documento su questa “situazione insostenibile”, che raccoglie le posizioni e le richieste delle associazioni e del sistema camerale.
I presidenti delle quattro associazioni e di Uniontrasporti concordano sul fatto che la questione vada risolta per garantire alle imprese e ai singoli conducenti di lavorare in un contesto nel quale i loro diritti nonché la libera concorrenza e circolazione vengano pienamente rispettati.
Le sigle affermano che da alcuni anni non si registrano lungo l’asse autostradale tirolese superamenti di valori limite d’inquinamento atmosferico e che il divieto notturno di transito dei veicoli industriali, considerata la misura che ha un maggiore impatto negativo sul trasporto, non risolve il problema dell’inquinamento, anzi “al contrario produce una concentrazione dei traffici durante il giorno, provocando code, disagi e inquinamento”.