Le associazioni dell’autotrasporto tornano a denunciare le lunghe code e i disservizi legati al trasporto merci da e per il porto della Spezia e chiedono all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure orientale di cercare un nuovo modello organizzativo capace di migliorare l'efficienza del sistema portuale, che attualmente causa extra-costi mensili pari a circa dieci milioni di euro per le imprese di trasporto stradale. Questa è la posizione comune espressa a novembre 2024 da Anita, Assotir, Fita Cna, Confartigianato Trasporti, Fai e TrasportoUnito.
Le sei sigle si sono riunite, insieme con le imprese di autotrasporto che operano nel porto ligure, il pomeriggio del 18 novembre per discutere l'introduzione della cosiddetta Congestion Fee, ossia il supplemento tariffario che compensa i maggiori costi della congestione. Le sigle hanno quindi confermato l’applicazione del supplemento. Hanno anche sottolineato che mentre era in corso la riunione, sulla bretella che collega l’autostrada al porto centinaia di camion erano nuovamente bloccati in lunghe code, in attesa di entrare in uno scalo dove era attraccata una sola nave. E hanno precisato che in quel giorno le attese fino a quattro ore hanno comportato extra-costi stimati tra i 400 e i 500 mila euro.
Durante l'ultimo incontro svoltosi presso l'Autorità di Sistema Portuale, cui ha partecipato la commissaria Federica Montaresi, gli autotrasportatori hanno ribadito che la situazione delle congestioni dei veicoli industriali è aggravata da arrivi non programmati delle navi e picchi di traffico agli accessi portuali. Questo scenario comporta notevoli costi supplementari per le imprese di autotrasporto. È quindi necessario un intervento urgente per migliorare l'organizzazione complessiva del sistema portuale, con l'obiettivo primario di garantire un flusso regolare del traffico merci.
I responsabili dell'Autorità di Sistema Portuale hanno dichiarato che a breve saranno convocate tutte le categorie coinvolte per lavorare insieme a una soluzione. Tra le priorità, ci sono l'eliminazione dei blocchi operativi che colpiscono i camion, con il conseguente aumento dei costi per le imprese. In questo contesto, si continuerà a lavorare per individuare strumenti che migliorino l'efficienza del flusso camionistico e per definire un Accordo di programma che regolamenti la tracciabilità dei tempi di attesa al carico e allo scarico, nonché un sistema di indennizzo per le attese dei camion.