Non c’è pace per l’autotrasporto siderurgico della ex Ilva, diventata poi AcellorMittal e ora Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria. Dopo i gravi problemi causati dai mancati o ritardati pagamenti delle fatture, ora sorge quello del nuovo capitolato tecnico per acquisire i servizi di trasporto merci, cui si oppongono Confartigianato Trasporti, Fai Conftrasporto e Sna Casartigiani, secondo cui esso è “orientato al ribasso”. Lo scrivono in una nota diffusa il 29 ottobre 2024, sottolineando che “le aziende in Amministrazione straordinaria devono essere le prime a garantire il rispetto delle normative sulla sicurezza e sul giusto compenso”.
Secondo i rappresentanti degli autotrasportatori, il capitolato si orienta verso le offerte più economiche, col rischio di “spingere fuori dal mercato operatori che investono nella manutenzione dei mezzi e nella formazione dei conducenti, favorendo chi taglia costi su elementi essenziali per la sicurezza”. Viceversa, le tre sigle chiedono un tariffario minimo “che stabilisca una soglia sotto la quale non sia consentito scendere, lasciando alla libera concorrenza le tariffe sopra tale limite”. Inoltre sollecitano criteri di selezione basati su qualità e sicurezza.
Un altro punto messo in evidenza è la subvezione, per la quale deve essere mantenuto il limite del cinquanta percento, ossia la metà dei trasporti deve essere svolta con i veicoli industriali del trasportatore primo. Questa regola, precisano le sigle, “è fondamentale per rispettare la Legge 298/1974 e le norme sulla responsabilità dei subappaltatori, garantendo un maggiore controllo e qualità nel settore”. Quindi le associazioni chiedono un incontro urgente con i commissari di Acciaierie d’Italia “per discutere le nostre proposte e trovare insieme soluzioni che bilancino economicità, sicurezza e qualità”.
L’attuale amministratore straordinario di Acciaierie d’Italia è Giancarlo Quaranta, nominato dal ministro delle Imprese nel febbraio del 2024. Egli ha discusso il nuovo capitolato in una riunione con le imprese dell’autotrasporto avvenuto il 2 ottobre 2024, durante il quale si è trovato un accordo su alcune proposte, mentre altre sono rimaste aperte.