L’entusiasmo espresso dalle associazioni dell’autotrasporto dopo l’incontro avvenuto a dicembre col ministro dei Trasporti Matteo Salvini e il suo vice Edoardo Rixi sembra essersi affievolito. Anzi, in una lettera inviata ai vertici del ministero il 14 febbraio 2023 il presidente di Unatras, Amedeo Genedani, esprime “la più totale delusione della categoria”, che non “vede concretizzarsi gli attesi provvedimenti legislativi, peraltro condivisi con le organizzazioni di rappresentanza”. In particolare, l’autotrasporto chiede interventi contro il caro gasolio.
Nella lettera, le associazioni dell’Unatras esprimono “il malcontento diffuso che si registra sui territori per la mancata erogazione delle importanti risorse, rese disponibili dall'Esecutivo, ma non ancora fruibili per mancanza dei correttivi necessari per la loro pratica spendibilità”. Le imprese quindi “si sentono abbandonate al loro destino, a dover far fronte ad una situazione insostenibile dopo aver ricevuto promesse e rassicurazioni sull'imminente spendibilità delle risorse a loro destinate”.
Ma a che cosa si riferiscono? A una cifra totale di 310 milioni, di cui 200 milioni stanziati dalla Legge di Bilancio 2023, ma che non sono ancora stati erogati. “Non è più tollerabile l'immobilismo con cui si sta gestendo l'intera vicenda, che vede come vittime sacrificali migliaia di realtà imprenditoriali che, seppur eroicamente resistono, non sono più in condizioni di andare avanti”, scrive Genedani, aggiungendo che il Governo deve “comprendere la gravità della situazione, che rischia di diventare esplosiva”.
Unatras sottolinea questo aspetto, affermando che “il rischio che la situazione possa degenerare e produrre forme di protesta incontrollate, come quelle registrate lo scorso anno, dovute all'esasperazione di chi non ce la fa più, è ormai palpabile”. L’unione degli autotrasportatori ha già deciso di convocare gli organi esecutivi “per valutare le eventuali iniziative di autotutela più opportune” e chiede un incontro urgente al ministero. La lettera è sottoscritta da Cna-Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap, Sna Casartigiani, Unitai, Confcooperative, Legacoop e Agci.