C’è sempre qualcuno più a est di te pronto a fare concorrenza sleale nell’autotrasporto. Questo potrebbe essere l’insegnamento che emerge dalla protesta attuata il 6 novembre 2023 da alcuni autotrasportatori polacchi, che hanno bloccato la circolazione in tre valichi di frontiera con l’Ucraina. Sono le frontiere di Dorohosk, Hrybin e Korkzowa. I dimostranti hanno fermato solo i veicoli pesanti, esclusi quelli che trasportano aiuti umanitari o militari in Ucraina e dichiarano di protestare contro la concorrenza sleale attuata dai camion con targa ucraina.
Tale concorrenza nasce dalla sospensione del sistema di autorizzazioni all’autotrasporto per le imprese ucraine, decida dall’Unione Europea dopo l’invasione russa. Una liberalizzazione che avrebbe causato un crollo delle tariffe di autotrasporto in Polonia. Ciò è possibile perché i costi per i veicoli e gli autisti sono molto più bassi in Ucraina. Uno degli autori della protesta, Bartosz Jasinski, ha dichiarato ai giornali che la sua azienda ha fermato il quaranta percento dei veicoli perché parte della committenza si sta rivolgendo ai vettori ucraini. Il ministero dei Trasporti polacchi ha risposto ai manifestanti che non può intervenire, perché i provvedimenti provengono da Bruxelles e li ha invitati a riaprire i valichi.