Con la pubblicazione della Legge numero 177 del 25 novembre 2024, avvenuta sulla Gazzetta Ufficiale numero 280 del 29 novembre 2024, entrano in vigore sabato 14 dicembre 2024 le modifiche al Codice della Strada, che riguardano un'ampia platea di utenti della strada. Vediamo quali sono le più importanti per chi guida un veicolo industriale. Riguardano soprattutto l'uso del telefono al volante, la guida in stato di ebbrezza o sotto stupefacenti e l’eccesso di velocità. Esordisce anche la sospensione breve della patente.
Per quanto riguarda l’uso di telefoni alla guida (ma ovviamente anche di altri dispositivi elettronici) aumenta la sanzione, che va da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro. Ma cambiano soprattutto le sanzioni accessorie, che prevedono la sospensione automatica della patente per una settimana se sulla patente si il conducente ha almeno dieci punti. Se invece ha meno di dieci punti, la sospensione automatica della patente sale a quindici giorni. Se poi l’autista è recidivo (ossia compie l’infrazione per due o più volte) la multa sale a 1.400 euro, la sospensione della patente può raggiungere i tre mesi e si decurtano dalla patente da otto a dieci punti.
Aumentano anche le sanzioni per la guida in stato di ebbrezza, che come prima variano secondo il tasso alcolemico: se è compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro si riceve una ammenda tra 573 e 2.170 euro, con una sospensione della patente da tre a sei mesi; se è compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro si riceve una ammenda da 800 a 3.200 euro e l’arresto fino a sei mesi; se è superiore a 1,5 grammi per litro, l’ammenda sale da 1.500 a 6.000 euro e l’arresto a un anno, con sospensione della patente da uno a due anni. In tutti i casi vengono decurtati dieci punti dalla patente. Resta il tasso zero per chi guida veicoli che richiedono le patenti superiori.
A queste sanzioni, per chi supera il tasso di 0,8 grammi per litro si aggiunge l’obbligo d’istallare l’alcolock, ossia il sistema che impedisce l’avvio del veicolo se il tasso alcolemico è superiore a zero. In questo caso si segnano sulla patente anche due codici: 68 (che significa “niente alcol) e 69 (“solo veicoli con alcolock”) per un periodo di due-tre anni. Chi guida in stato di ebbrezza con queste restrizioni subisce un aumento di un terzo delle sanzioni relative alla guida in stato di ebbrezza, mentre chi manomette il dispositivo subisce un raddoppio.
Per quanto riguarda la guida sotto l’effetto di stupefacenti, la riforma ha un provvedimento contrastato e che potrebbe essere rivisto in caso di ricorsi alla Corte Costituzionale. Sparisce infatti la condizione di alterazione e le sanzioni sono comminate in qualsiasi caso si rilevino tracce di sostanze all'apposito test. La questione riguarda la cannabis, le cui tracce restano nell’organismo anche fino ad alcuni giorni dopo l’assunzione, mentre i suoi effetti durano al massimo qualche ora. Per questo motivo arrivare esenzioni per chi usa cannabis terapeutica, però in questo caso il legislatore ammetterebbe che dopo un certo periodo di tempo l’effetto sparisce, mentre la presenza della sostanza può comunque essere rilevata.
Aumentano anche le sanzioni per l’eccesso di velocità. Chi supera i limiti oltre 10 km/h e fino a 40 km/h l’ammenda è da 173 a 694 euro. Se la violazione avviene all'interno di un centro abitato e per almeno due volte nell'arco di un anno, la sanzione aumenta da 220 e 880 euro, con sospensione della patente da quindici a trenta giorni.
La riforma del Codice della Strada introduce anche la sospensione breve della patente come sanzione accessoria per chi ha meno di venti punti sulla patente. Può valere da sette (per chi ha da 10 e 19 punti) a quindici giorni (per chi ha meno di 10 punti), con possibilità di raddoppiarla in caso d’incidente, per alcune infrazioni: circolazione contromano; passaggio con il semaforo rosso; mancato rispetto della precedenza; mancato rispetto dell'alt degli agenti; mancato rispetto della distanza di sicurezza; sorpasso vietato o a destra; inversione di marcia dove vietato; mancato uso del casco su ciclomotori e motoveicoli; mancato uso delle cinture di sicurezza; mancato uso dei seggiolini per bambini e dispositivi antiabbandono; utilizzo del telefono cellulare o altri dispositivi elettronici durante la guida; infrazioni sulle autostrade. La sospensione si applica solo ai conducenti identificati al momento della violazione.
Le associazioni dell’autotrasporto hanno chiesto, senza ottenerli, alcuni emendamenti che riguardano i conducenti di veicoli industriali. Potete leggere un approfodimento in questo articolo di TrasportoEuropa.