Durante l’assemblea annuale di Confartigianato Trasporti, che si è svolta il 23 novembre 2024, il presidente Amedeo Genedani ha lanciato un chiaro appello alle istituzioni: è necessario intervenire con misure concrete per aiutare le imprese dell’autotrasporto, colpite dalla crisi economica e dalle nuove sfide normative. Nel suo intervento Genedani ha indicato quattro priorità per rilanciare il settore e garantire la competitività delle aziende italiane.
La prima priorità riguarda il rinnovo del parco dei veicoli industriali. Genedani ha proposto di destinare almeno cento milioni di euro all'anno per i prossimi cinque anni per incentivare l'acquisto di veicoli nuovi e più efficienti, ponendo un forte accento su sicurezza e sostenibilità. “L'attuale dotazione di 25 milioni di euro non è sufficiente a garantire un vero cambio di passo”, ha affermato, sottolineando come un maggiore investimento sia cruciale per ammodernare la flotta italiana, riducendo l'impatto ambientale e aumentando la sicurezza su strada.
Il secondo punto è il sostegno alla transizione ecologica e tecnologica del settore. Pur riconoscendo l'importanza di ridurre l'impatto ambientale, Genedani ha fatto un appello per favorire un approccio pluri-tecnologico, che includa soluzioni come i biocarburanti, tra cui biometano e Hvo, anziché puntare esclusivamente sulla transizione all'elettrico, che ritiene impraticabile per il trasporto pesante. “Non possiamo permetterci un passaggio immediato all'elettrico per tutti i mezzi pesanti; occorre una transizione graduale che tenga conto delle reali possibilità delle imprese”, ha spiegato.
La terza priorità riguarda la riforma delle normative europee in materia di trasporto pesante, che Genedani considera penalizzanti per le aziende italiane. I regolamenti attualmente in vigore, secondo il Presidente, rischiano di compromettere la competitività del settore, con effetti negativi per tutta l'economia nazionale. “Le attuali normative rischiano di mettere in ginocchio il nostro settore”, ha dichiarato, chiedendo una revisione delle politiche europee che tenga conto delle peculiarità del trasporto su strada e delle difficoltà delle imprese italiane rispetto ai concorrenti internazionali.
Infine, Genedani ha sollevato il tema dell'introduzione degli obblighi Esg (Environmental, Social, Governance) per le piccole e medie imprese del trasporto. Questi obblighi, che prevedono la certificazione della sostenibilità da parte delle grandi aziende committenti, rischiano di mettere ulteriormente sotto pressione le piccole e medie imprese, già alle prese con margini ridotti e difficoltà operative. Confartigianato chiede che vengano introdotte misure pratiche e incentivi per supportare le Pmi nell'adeguamento a queste nuove richieste, evitando così che la sostenibilità diventi un ulteriore ostacolo per la loro sopravvivenza.
Genedani ha concluso ribadendo la necessità di un dialogo più stretto tra istituzioni e operatori del settore. Secondo il presidente di Confartigianato Trasporti, solo attraverso una collaborazione concreta e una maggiore comprensione delle sfide affrontate dagli imprenditori del trasporto, è possibile sviluppare politiche di sostenibilità che non compromettano la competitività delle imprese italiane. “Non possiamo permettere che il futuro della mobilità passi sulle spalle di chi lavora ogni giorno sulle nostre strade”, ha dichiarato, appellandosi a un maggiore impegno istituzionale per sostenere il settore in un momento cruciale della sua evoluzione.