Il Governo britannico ha annunciato che alcuni controlli doganali su prodotti alimentari e agricoli provenienti dall’Unione Europea, che dovevano entrare in vigore entro il 2021, sono stati rinviati al 2022, quando saranno introdotti gradualmente a partire da gennaio. Il motivo ufficiale è imputato al ritardo causato dalla pandemia di Covid-19. Ma secondo il ministro britannico David Frost contano anche le pressioni sulla filiera logistica globale causate dall’aumento del trasporto delle merci, che in Gran Bretagna emergono soprattutto nel settore agro-alimentare.
Un altro elemento che sta frenando l’applicazione integrale della Brexit nell’isola è la carenza di autisti, che dall’estate sta provocando gravi problemi di approvvigionamento anche nei supermercati. La causa principale è la carenza di autisti ed evidentemente Londra non vuole aggravare la situazione con oneri che possono porre ulteriori difficoltà alle importazioni di alimentari e derrate agricole.