Pare che il Governo britannico stia cominciando ad affrontare in modo concreto la grave carenza di autisti di veicoli industriali che da questa estate sta causando grossi problemi nel rifornimento di supermercati, catene di fast food e perfino la distribuzione di vaccini. Secondo quanto riferisce la Bbc, si stanno svolgendo riunioni tra esponenti governativi, rappresentanti dell’autotrasporto e committenti per trovare soluzioni concrete. Gli autotrasportatori chiedono da tempo un aumento dei permessi d’immigrazione per i camionisti stranieri, ma finora il Governo non intende cedere e quindi rilancia con proposte per aumentare gli autisti britannici. Il provvedimento che potrebbe un’attuazione più rapida riguarda il conseguimento delle patenti superiori.
È stata prospettata infatti la riduzione dell’intervallo tra l'esame per la patente C e quello per la patente E, che oggi è di almeno due settimane. Gli autotrasportatori sono favorevoli, ma ribadiscono che ciò non basta e continuano a premete per includere gli autisti nella Shortage Occupation List, che permetterebbe almeno di far rientrare i circa 20mila autisti stranieri che a causa della pandemia di Covid-19 e della Brexit hanno lasciato l’isola, tornando nei Paesi d’origine e che ora non possono rientrare a causa delle restrizioni all’immigrazione.
Secondo il Governo, la semplificazione degli esami potrebbe portare a tremila nuove patenti la settimana. Le associazioni dei trasportatori rispondono che non possono mettere subito i neo-patentati alla guida da soli e che servono una decina di settimane di affiancamento. Inoltre, anche accelerando gli esami, ci vorrebbero anni per colmare la carenza di autisti che, secondo la Road Haulage Association, ammonta a circa 90mila unità. Intanto si avvicinano le festività natalizie e aumentano le preoccupazioni per i rifornimenti alimentari, che dipendono sempre più dalle importazioni dall’Unione Europea.