Alla Cna non piacciono le dichiarazioni sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nell'autotrasporto fatte dalla presidente della Fita (l'associazione degli autotrasportatori aderente alla stessa confederazione dell'artigianato) nell'audizione del 19 febbraio alla Commissione Antimafia. In una nota, la Direzione Nazionale della CNA ritiene le affermazioni della Franchini siano "lesive della reputazione e della storia della nostra associazione" e annuncia di avere dato mandato al presidente nazionale, Daniele Vaccarino, di "assumere tutti i provvedimenti previsti dallo Statuto, dal Regolamento e dal Codice Etico della CNA nazionale per condannare un atteggiamento contrario allo spirito della nostra Confederazione e al suo sistema valoriale".
La presidente dell'associazione degli autotrasportatori annuncia la convocazione in breve tempo di una riunione su tale argomento della presidenza nazionale della Fita. In un tweet diffuso ieri dal suo account, Cinzia Franchini ha commentato: "Dopo la deposizione alla Commissione Antimafia per la CNA l'imputata sono io. Sono esterrefatta!".
Ma che cosa ha detto la Franchini alla Commissione Antimafia? Siccome il resoconto dell'audizione non è ancora stato reso pubblico, bisogna fare riferimento a un'intervista della stessa Franchini alla Gazzetta di Modena (che è la stessa fonte usata dalla direzione delle CNA per censurare la presidente della Fita). Quello che potrebbe aver fatto infuriare i vertici della Cna è la dichiarazione della Franchini secondo cui i vertici nazionali "non hanno mai speso cinque minuti per parlare dei problemi dell'autotrasporto e delle pressioni che subiamo. Sì, mi sento sola, ma almeno i miei associati sono al mio fianco, anche quando qualcuno ha provato a mandarmi a casa. Se chiedo chiarezza nelle altre organizzazioni, devo farlo anche a casa mia e a qualcuno non sta bene, ma le evidenze ci sono tutte".
Ma la Franchini ha esteso il tiro al sistema dei consorzi che gestisce parte dei fondi stanziati dalla Stato per l'autotrasporto. Alla Gazzetta di Modena, la presidente dichiara che "ho sollecitato la Commissione a fare molta attenzione ai fondi pubblici che vengono garantiti, e parliamo di circa 200 milioni di euro all'anno, all'autotrasporto. Per accedere a quei soldi bisogna raggiungere soglie elevate di fatturato e perciò in molti si consorziano. A quel punto il ministero dà i soldi ai consorzi che a loro volta li distribuiscono ai soci, anche a quelli colpiti da interdittive. Bisogna eliminare quella mediazione".
Sulle infiltrazioni della 'Ndrangheta nel sistema imprenditoriale emiliano - emerse nella recente indagine Aemilia, che ha portato all'arresto di 112 persone – Franchini ha ricordato che tra gli inquisiti ci sono anche imprenditori dell'autotrasporto e nell'intervista cita alcuni nomi: Muto, Mendicino e Colacino. Ricordiamo che tre anni fa Cinzia Franchini ricevette pesanti minacce proprio per la sua attività antimafia, che culminarono con l'invio di una busta contenente alcuni proiettili.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!