Tutte le sigle che si riconoscono in Unatras aderiscono alla giornata di protesta. Per ora non è un fermo delle attività, ma l'unione degli autotrasportatori ha organizzato alcune manifestazioni in diverse città italiane che per la prima volta uniscono diverse sigle dell'autotrasporto dopo alcuni anni. Ma non tutte, perché TrasportoUnito e la siciliana Aitras hanno dichiarato che non condividono né i contenuti, né i modi della protesta.
L'iniziativa, denominata Tir Day, avverrà in almeno diciotto città italiane, tra cui Trieste, Messina, Asti, Ancona, Bergamo, Napoli, Novara, Torino, Genova, Milano, Lecco, Brescia, Venezia, Trento, Forlì, Cesena, Prato, Roma e Catanzaro. Tra le forme di protesta sono previsti cortei di camion, sit-in davanti alle sedi della Motorizzazione Civile e della Prefettura, incontri con parlamentari ed esponenti delle istituzioni. A Roma, un corteo di camion arriverà davanti alla sede Rai di Saxa Rubra, mentre ad Ancona e Messina i veicoli giungeranno dinnanzi ai porti. A Trieste gli autotrasportatori porteranno i camion nella grande Piazza Unità d'Italia e nella vicina Venezia un autoarticolato percorrerà il Canal Grande su una chiatta.
"Il 18 marzo i nostri autotrasportatori ribadiranno al Governo la richiesta di risposte alle tante questioni rimaste in sospeso. A cominciare dalla determinazione mensile dei costi indicativi di esercizio e dalle iniziative contro la concorrenza sleale e l'abusivismo dei vettori esteri per garantire trasparenza e regolarità nel mercato", spiega Amedeo Genedani, presidente di Unatras. "Se non otterremo risposte ed il mantenimento degli impegni assunti, come ad esempio il rimborso delle accise sui veicoli euro 3 saremo pronti, nostro malgrado, ad attuare la sospensione dei servizi in difesa degli interessi dei nostri imprenditori".
Dall'iniziativa si dissocia TrasportoUnito, che non fa parte di Unatras e che nel gennaio del 2012 aveva indetto l'ultimo fermo della categoria. Il segretario nazionale dell'associazione, Maurizio Longo afferma che "l'autotrasporto italiano non si fa più prendere in giro dal fumo di difensori non credibili e specialmente dalle pseudo-proteste organizzate a macchia di leopardo e senza alcuna logica da chi ha sfruttato l'autotrasporto per costruire comode posizioni di vantaggio". Anche l'associazione siciliana Aitras condivide questa posizione.
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