L’11 luglio 2023 la Giunta del Comune di Milano ha approvato una delibera che porta importanti cambiamenti alle regole di circolazione e sosta dei veicoli. Per quanto riguarda quelli adibiti al trasporto delle merci, il provvedimento stabilisce che dal primo ottobre 2023 i veicoli con massa complessiva superiore a 12 tonnellate (ossia omologati in categoria N3) che circoleranno in area B dalle 7.30 alle 19.30 dei giorni feriali (dal lunedì al venerdì) dovranno avere il sensore di angolo cieco e un apposito adesivo che segnala il pericolo di accostarsi al camion. Poiché sarà impossibile per tutti i veicoli industriali installare questo equipaggiamento, la norma consentirà la circolazione a quelli che hanno un contratto di acquisto fino al 31 dicembre 2024.
L’obbligo di avere il sensore di angolo cieco (negli stessi orari) sarà esteso ai veicoli industriali con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate e fino a 12 tonnellate (categoria N2) da ottobre 2024, con l’agevolazione del contratto di acquisto fino il 31 dicembre 2025. Tutti dovranno avere l’adesivo di segnalazione di presenza dell’angolo cieco.
Un altro provvedimento preso l’11 luglio per il trasporto delle merci è il divieto d’ingresso nell’area C di veicoli elettrici lunghi più di 7,5 metri. Nel 2021 questo divieto venne sospeso e la sospensione fu prorogata anche nel 2022, ma entrerà in vigore il 30 settembre 2022. Il comune spiega che la sospensione venne decisa “per sostenere l’eventuale sviluppo della logistica urbana a basso impatto ambientale, ma verificato che non ci sono veicoli che accedono ad area C con questa deroga, si è ritenuto che non fosse necessario proseguire con questa sperimentazione”.
Diverse associazioni dell'autotrasporto hanno contestato l’obbligo del sensore dell'angolo cieco. Il presidente di Anita, Riccardo Morelli, ha dichiarato che “Milano rappresenta un polo logistico di cruciale importanza per il nostro settore e per l’intera economia nazionale e proprio per questo motivo siamo fortemente preoccupati che all’interno della città vengano introdotte delle limitazioni al traffico delle merci che avranno sicuramente un forte impatto negativo per le imprese che rappresentiamo, anche a causa dell’attuale carenza di approvvigionamento degli apparati tecnologici richiesti”.