Qualcosa si muove al ministero dei Trasporti sul versante dell’autotrasporto: dopo ripetute sollecitazioni da parte delle associazioni di categoria (soprattutto Unatras), nel tardo pomeriggio del 21 giugno 2020 il Capo Gabinetto, Alberto Stancarelli, ha inviato una telegrafica comunicazione alle sigle rappresentate nell’Albo, più Conftrasporto e Unatras, per convocare una videoconferenza la mattina del 27 maggio. L’ordine del giorno è piuttosto generico: “Confronto in merito alle misure contenute del Decreto Legge Rilancio”. Misure che per quanto riguarda strettamente l’autotrasporto consistono solo nell’aumento di 20 milioni di euro per quest’anno dello stanziamento sullo sconto dei pedaggi autostradali.
Sulla valutazione di tali misure emergono discordanze all’interno delle associazioni dell’autotrasporto e della stessa Unatras. Al di là delle discussioni a porte chiuse, il 21 maggio la Fiap ha diffuso una nota in cui annuncia di avere espresso “insoddisfazione” durante la riunione in videoconferenza del giorno precedente sulla valutazione del Decreto Rilancio. La Fiap appare molto critica sul provvedimento, mentre finora l’Unatras non ha diffuso alcun commento. Secondo la Fiap molti dei provvedimenti di natura economica del Decreto “difficilmente proietteranno effetti diretti sul settore”, che sta subendo un aumento dei costi e i ritardi nel pagamento delle fatture.
Di fronte alle richieste presentate prima dell'emanazione del Decreto da parte delle associazioni, la risposta è stata l’aumento delle risorse per gli sconti sui pedaggi. Una misura che secondo la Fiap “potrà generare un recupero di qualche decina di euro per veicolo, una volta liquidate le competenze per consorzi e cooperative di servizi” e che risulta “svilente rispetto alle esigenze delle imprese”. Durante l’incontro del 20 maggio, la Fiap spiega di avere posto sul tavolo la dichiarazione dello stato di agitazione “a testimonianza dell’insoddisfazione generale e della evidente necessità che taluni argomenti vengano trattati e gestiti con coerenza”, aggiungendo che “forse potrebbe essere giunto il momento di verificare se sia il caso di spegnere i motori”.