Il 2 luglio 2024 la Polizia Locale di Bari ha comunicato di avere scoperto un autista di un veicolo industriale turco che era alla guida da diciassette ore senza avere svolto riposo. È avvento durante un consueto controllo su strada, in cui la pattuglia ha trovato documenti d'intentità turchi e bulgari e una seconda scheda tachigrafica. Quest’ultima è stata usata dal camionista per guidare senza rispettare i tempi di guida e di riposo.
Analizzando i dati registrati dal cronotachigrafo con quelli sulle due carte del conducente, gli agenti hanno rilevato che l’autista ha guidato per diciassette ore in modo quasi continuativo. Al termine del controllo, la pattuglia ha erogato una multa di 14.554 euro, ha ritirato all’autista la patente di guida e una delle due carte tachigrafiche.
Dopo questo fatto, Paolo Uggè, presidente della Fai, ribadisce la richiesta al Governo di attuare le norme sulla corresponsabilità dell’intera del trasporto nel caso di gravi violazioni al Codice della Strada: “Personalmente ho sensibilizzato ministri e presidenti del Consiglio sulla necessità di responsabilizzare direttamente ogni soggetto della filiera dei trasporti, ma senza avere alcun risultato. La soluzione, prevista da una legge dello Stato, si ritrova nel Decreto legislativo numero 286/05 e nel Codice della Strada”.
Uggè chiede anche al ministero dei Trasporti di riattivare i Centri di Revisione Mobile, che rendono più efficienti e accurati i controlli. “Piangere dopo non serve, si smetta di compiere vere e proprie omissioni di atti d’ufficio facendo finta che le norme non esistano, perché da questa responsabilità collettiva nessuno può chiamarsi fuori”, conclude il presidente della Fai.