Il ministro dell'Interno del Governo britannico, Theresa May, ha annunciato un'importante misura di sicurezza destinata ai veicoli che devono imbarcarsi a Calais sui traghetti o sui treni che attraversano la Manica. È una zona sicura, che potrà ospitare fino a 230 veicoli industriali, che sorgerà in una posizione comoda sia per le banchine dei traghetti, sia per l'accesso all'Eurotunnel. Questa area potrà assorbire code di autoveicoli pesanti lunghe fino a quattro chilometri, evitando quindi la sosta in zone senza controllo, anche durante i periodi di emergenza, come l'attuale, caratterizzato dalle proteste dei marittimi di MyFerryLink. La nuova area sicura dovrebbe essere pronta per il prossimo autunno e sarà finanziata da un fondo di 12 milioni di sterline già stanziato dal Governo britannico per Calais.
Intanto, si allenta la pressione della protesta dei marittimi al porto di Calais. Martedì 15 luglio, il Syndicat Maritime Nord ha deciso di attenuare il picchetto nei confronti dei traghetti di DFDS (la compagnia danese che ha acquisito le navi di MyFerryLink, scatenando la protesta), mentre proseguono le trattative sull'occupazione con il Governo francese. Per ora, un solo traghetto di DFDS potrà operare a Calais, levando così un blocco totale in vigore dal 29 giugno scorso. La concorrente P6O non ha invece subito alcun blocco, se non nei giorni di picchetto all'accesso nel porto. Restano sempre bloccati i traghetti di MyFerryLink.
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