Il 2024 ha segnato una svolta storica per il trasporto stradale internazionale in regime Tir dalla Cina. Lo segnala l’Iru, che gestisce questa modalità, spiegando che la crescita è dovuta anche alla nascita di hub dedicati. Con questo presupposto, aggiunge l’organizzazione, il settore si avvia verso un 2025 ricco di opportunità e innovazioni. Questo sviluppo sta trasformando i corridoi commerciali tra la Cina e l'Europa e rafforzando l'efficienza del trasporto transfrontaliero in tutta l'Asia.
Nel concreto, grazie a una collaborazione sempre più stretta tra operatori pubblici e privati, il numero di operatori e veicoli Tir in Cina è aumentato nel corso del 2024 di oltre il 400%. Anche il volume dell’autotrasporto Tir ha registrato una crescita rilevante, con un incremento dell'88% nelle operazioni da e verso la Cina. Inoltre, questo regime è stato usato anche per il commercio elettronico, la merce a temperatura controllata e le rinfuse.
Nel 2024, trasportatori provenienti da otto diversi Paesi, inclusa la Cina, hanno utilizzato il sistema Tir per il trasporto internazionale di merci. A facilitare questa espansione sono stati 35 valichi di frontiera e città dell'entroterra cinese, che hanno supportato più di cinquanta rotte Tir transfrontaliere. Durante l’anno sono diventati operativi cinque hub logistici accreditati da Iru nelle città di Kashgar, Urumqi, Zhengzhou, Shenyang e Chengdu.
Questi hub offrono servizi integrati che includono dichiarazioni doganali, stoccaggio e movimentazione delle merci, riducendo i tempi di elaborazione a meno di due ore. Alla fine del 2024, avevano già attratto quaranta aziende attive nei settori del trasporto, della logistica e della spedizione merci. Oggi dagli hub partono oltre venti rotte Tir che collegano regioni strategiche come l'Asia Centrale, il Pakistan, l'Afghanistan e il Caucaso.
Guardando al futuro, l’Iru prevede di consolidare i successi raggiunti attraverso l'espansione delle rotte Tir, l'adozione di nuove innovazioni tecnologiche e l'integrazione del sistema con il trasporto multimodale, le merci in regime di deposito doganale e le operazioni di transito. Inoltre, la creazione di nuovi hub logistici in altre città rimane una priorità per rafforzare ulteriormente la connettività commerciale tra la Cina e i suoi partner globali.