Il 2023 si è aperto in rosso per le tariffe dell’autotrasporto europeo, dopo sei trimestri di crescita consecutiva. E ciò avviene sia per i trasporti spot, sia per quelli a a contratto. Lo mostra l’indice rilevato da TransportInteligence, Iru e Upply, precisando che i noli spot erano già scesi nel trimestre precedente, mentre quelli contrattuali sino alla fine di dicembre 2022 si erano mantenuti in nero. Nel primo caso, la flessione è più ripida nel primo trimestre del 2023, con sette punti in meno su base trimestrale (dopo una riduzione di 3,4 punti). I noli contrattuali sono invece calati nel primo trimestre di 2,8 punti.
Gli analisti sottolineano che il primo trimestre dell’anno è sempre “piuttosto tranquillo” per l’autotrasporto, dopo il picco delle festività di fine anno. Aggiungono però che il calo di quest’anno “colpisce per la sua entità, soprattutto per quanto riguarda i prezzi spot, che sono un buon indicatore dello stato dell'equilibrio tra domanda e offerta in un determinato momento”.
Il motivo è la flessione delle economie europee, che hanno ridotto la domanda di autotrasporto e quindi una maggiore concorrenza tra vettori spinge in basso le tariffe. Appare una contrazione nella sfera B2C e una “relativa stagnazione” in quella B2B. I consumi medi mensili destagionalizzati sono diminuiti su base annua del 6% in Germania, del 3,9% in Francia, del 2,8% in Italia e del 4,3% nel Regno Unito e questa tendenza si spiega con l'inflazione. In compenso si sta attenuando l’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime.
In particolare, il costo del carburante è sceso nel primo trimestre del 2023 del nove percento rispetto ai tre mesi precedenti, però la carenza di autisti sta continuando ad aumentare il costo dei salari, una pressione aumentata anche da richieste di aumenti retributivi causati dall’inflazione. “Questo è ormai diventato un parametro strutturale”, affermano gli analisti.
Per il secondo trimestre del 2023, gli analisti prevedono un’ulteriore riduzione dei noli in Europa perché la domanda di autotrasporto resterà debole. Però, “contrariamente a quanto osservato nel trasporto marittimo di container, dove i noli sono tornati al livello pre-pandemico sulla maggior parte dei corridoi dopo aver toccato i picchi, non si prevede che i prezzi del trasporto stradale tornino ai livelli storicamente bassi”. Alla fine dell’anno la domanda potrebbe riprendere, portando al rialzo anche i noli.