I controlli sanitari avviati l’11 marzo dalle Autorità austriache al confine con l’Italia hanno creato un lunghissimo imbottigliamento, che già nel pomeriggio ha causato una colonna di ottanta chilometri tra Bolzano e il Brennero. Una situazione che è addirittura peggiorata la notte, bloccando praticamente centinaia di veicoli industriali sull’autostrada per ore. Ciò ha spinto a chiudere tutti gli svincoli in direzione nord e attivare la Protezione Civile per assistere i camionisti fermi. Gli autisti non hanno accesso a servizi igienici e se qualcuno stesse male non ci sarebbe neppure lo spazio per far passare un’ambulanza.
Secondo i quotidiani locali, la situazione è migliorata a partire da mezzogiorno del 12 marzo e alle 13.24 la telecamera del Brennero mostrava una situazione fluida. Nei giorni scorsi, le Autorità austriache avevano affermato che avrebbero svolto controlli sulla temperatura corporea mirati, mentre fonti locali che il personale austriaco controlla la temperatura a ogni camionista che arriva in frontiera. Ricordiamo che l’Austria fa passare comunque i camion, una volta verificate le condizioni dell’autista, ma quelli stranieri non possono fermarsi nel Paese, causando quindi fortissime distorsioni nella concorrenza per i trasporti bilaterali. Perciò, le associazioni dell’autotrasporto italiane hanno chiesto a Roma di attuare misure di reciprocità.