L’8 giugno 2020 la Guardia di Finanza ha annunciato una nuova operazione contro il contrabbando di gasolio, denominata Black Gold. L’indagine è iniziata dai controlli sul territorio, dove i Finanzieri hanno notato un intenso movimento di veicoli industriali stranieri vicino a un piazzale tra Anzio e Nettuno, rilevando anche forti odori nell’area circostante. È cominciata così un’attività di controllo, che ha usato anche i droni e che ha portato a un primo sequestro di un autoarticolato con 20mila litri di gasolio.
La Finanza hanno poi esteso l’indagine con intercettazioni telefoniche, ricostruendo così le modalità operative della banda di contrabbandieri e identificandone i componenti e i broker stranieri. Il gasolio era acquistato in Polonia e importato in Italia su strada o rotaia. La documentazione di viaggio mostrava codici relativi oli lubrificanti, pur trattandosi di gasolio per autotrazione, evitando così di pagare le relative imposte e accise.
La banda aveva anche una base logistica, che è stata spostata per quattro volte in pochi mesi da Nettuno a Montecompatri, quindi da Setteville di Guidonia a Guidonia Montecelio. In quest’ultima località i Finanzieri hanno compiuta un’irruzione, trovando due persone che stavano travasando gasolio da tre autoarticolati telonati carichi con 26 cubi da mille litri – per un totale di 78mila litri – mentre altri 1500 litri erano stoccati nel deposito.
Al termine dell’operazione, la Finanza ha arrestato nove persone e sequestrato oltre 100mila litri di gasolio, più tre autoarticolati, due cisterne e 83mila euro in contanti. Secondo una stima degli inquirenti, l’organizzazione avrebbe contrabbandato oltre un milione e mezzo di litri in soli tre mesi. Tra le 25 persone denunciate ci sono anche sei autisti e due broker polacchi.