Durante il mese di agosto è cresciuta la preoccupazione degli autotrasportatori britannici sulle ripresa degli assalti da parte di giovani migranti che cercano di entrare nei semirimorchi per accedere clandestinamente in Gran Bretagna. Già all'inizio del mese, l'associazione Road Haulage Association ha segnalato che il fenomeno proseguiva a Calais, nonostante il muro lungo un chilometro costruito lungo la strada per il porto. Ma l'area di rischio si sta espandendo è ha raggiunto una distanza di 350 chilometri dallo scalo. Sempre la RHA, infatti, segnala che alcuni migranti sono stati trovati in un semirimorchio vicino a Digione, nella Francia orientale. "C'è ancora un posto sicure dove i camion possono fermarsi in Francia?", si chiede l'associazione, rispondendo di no. Lo dimostrerebbero anche alcuni assalti ai camion attuati a Ouistreham, vicino a Caen. La RHA segnala un deterioramento della situazione anche in questo porto della Normandia, da dove partono traghetti per Portsmouth, che sta diventando l'alternativa a Calais perché è meno controllata. "Le Autorità francesi devono prendere il controllo di questa crisi, e in fretta, prima che uno di questi tentativi finisca in tragedia, per un migrante o per un autista che vuole solo fare il proprio lavoro", ammonisce Richard Burnett, amministratore delegato della RHA.
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