Le notizie di scoperte di frodi nel commercio di carburanti appaiono con cadenza quasi settimanale e rappresentano solo la punta di un iceberg. Per contrastare questo fenomeno non bastano le indagini della Guardia di Finanza, ma serve una robusta prevenzione, che si può attuare anche tramite nuove tecnologie. Questo è stato il tema di un convegno che si è svolto il 25 novembre 2021 alla Fiera di Verona nell’ambito della 16a edizione di Oil&nonOil. Il consigliere di Assocostieri Giuseppe Devito ha riconosciuto che sono stati attuati importanti passi in avanti con l’introduzione della fattura elettronica, della procedura trader e del documento di accompagnamento semplificato in formato elettronico e-Das.
Natalino Mori, presidente di Transadriatico, ha illustrato il progetto “Legalità & CaloZero” sull’autotrasporto di carburante, che si basa su un'autocisterna sigillata usando fibra ottica e sensori. Uno specifico software analizza la sequenza delle operazioni svolte e certifica che sono state attuate in modo conforme. Egli ha però aggiunto che la filiera è composta anche da altri elementi, ossia il deposito e il sito di destinazione, che possono creare zone grigie nella filiera di conformità.
Un modo per migliorare il controllo della filiera è la tecnologia Blockchain, illustrata da William Nonnis, Full Stack & Blockchain Developer del ministero della Difesa e di Enea, grazie alle sue caratteristiche di distribuzione, trasparenza e immutabilità. Egli ha anche accennato ai limiti della sua applicazione in Italia, a causa di un’arretratezza culturale nella trasformazione digitale (confusa spesso con la digitalizzazione), di problemi normativi e della mancanza nel nostro Paese d’infrastrutture critiche. Inoltre, solo il dieci percento del Pnrr è destinato alla formazione, quota non sufficiente per la trasformazione culturale.
Eugenio Sbariggia, responsabile normativa tributaria di Unione energie per la mobilità (Unem) ha fatto il punto di questo mercato, che nel 2019 ha prodotto un gettito fiscale di 40 miliardi, di cui circa 26 di accisa e 13 d’Iva. La componente fiscale pesa molto e fino a quando non sarà alleggerita il problema resterà, perché la frode e l'evasione rendono molto. Marco Dreosto, membro della Commissione per l’Ambiente la Sanità Pubblica e la Sicurezza Alimentare del Parlamento Europeo ha sottolineato che manca una fiscalità omogenea a livello comunitario, soprattutto nelle situazioni trans-frontaliere, con grandi differenze di prezzo tra Paesi europei. Situazione che favorisce il contrabbando.
l’avvocato Bonaventura Sorrentino, partner dello Studio legale e tributario Sorrentino Pasca Toma si è soffermato sulla normativa, rilevando che è inadeguata rispetto al processo di liberalizzazione avvenuto nel commercio di carburanti. Egli ha riconosciuto che gli strumenti digitali sono validi nel contrasto alle frodi, ma “occorre un ulteriore sforzo del legislatore, dare all’amministrazione finanziaria strumenti chiari di operatività, che non lascino zone grigie o vuoti interpretativi”.
Il podcast K44 ha approfondito in questo episodio il progetto del Consorzio Transadriatico