Il 31 maggio 2022, il presidente dell’Asp del Mar Ligure Orientale, Mario Sommariva, ha comunicato alle associazioni degli autotrasportatori che l’Organismo di Parternariato del porto della Spezia (che raccoglie gli operatori portuali) ha respinto l’ordinanza emanata dalla stessa Autorità portuale per modificare gli accessi nel bacino portuale, col fine di rendere più fluido il flusso dei veicoli industriali e ridurre le loro attese. Questo voto negativo annulla l’ordinanza. Gli autotrasportatori hanno reagito negativamente.
In una nota, Anita, Assotir, Confartigianato Trasporti, Fita Cna e TrasportoUnito definiscono la decisione del Parternariato “irresponsabile”, perché “blocca il tentativo concreto di migliorare l'operatività dei camion nel porto, riducendo al contempo gli enormi extra costi di attese e code che quotidianamente devono subire le imprese di autotrasporto, senza dimenticare gli insopportabili disagi a cui devono assoggettarsi gli autisti. Ancor più grave è che dicendo di no all'ordinanza gli operatori hanno bloccato un'azione utile anche per le capacità dei servizi portuali alla merce e quindi di rafforzamento della competitività dell'intero scalo".
Trasportounito contesta anche la “disattenzione e il silenzio” del ministero Mims (ex Trasporti), che così perpetra “una situazione di degrado in cui migliaia di ore di attesa continuano a tradursi in una penalizzazione delle sole imprese di autotrasporto. Un’altra piccola ma significativa sconfitta dello Stato che deve fare retromarcia rispetto a un’azione organica di regolazione dei cicli operativi dei camion nei porti; regolazione che non può prescindere dalla definizione di standard minimi di servizio delle operatività portuali, in primis terminalistici e quindi dalla responsabilizzazione di tutti gli operatori che intervengono nella programmazione e nell’affidamento dei servizi di trasporto”.
L’associazione porta come esempio positivo il porto di Barcellona e il suo presidente, Giuseppe Tagnocchetti, aggiunge: “Di fronte a cambiamenti epocali nel trasporto marittimo e nella logistica dei terminal, travolti da fenomeni quali blank sailing, rotazioni navi, aree operative congestionate negli scali, just in time esasperato, infrastrutture inadeguate, le Asp stanno provando a organizzare una risposta basata sul necessario tracciamento dell’operatività dei camion, con l’automazione di varchi portuali e la digitalizzazione documentale. Ma il caso La Spezia fa scattare più di un allarme: le Asp hanno il potere di governare?”.