Una nuova e complessa frode fiscale è stata smascherata dalla Guardia di Finanza di Rimini, che ha portato alla denuncia di cinque imprenditori (di cui non è stato rivelato il nome) e al sequestro di beni per un valore di circa tre milioni di euro. L'operazione, denominata Sipontinus, ha permesso di scoprire un sofisticato sistema fraudolento messo in atto nel settore dei trasporti su strada, attraverso l'uso di fatture false per un importo superiore a quattro milioni di euro.
Le indagini, iniziate grazie a segnalazioni di intelligence e approfondimenti su banche dati, hanno coinvolto numerose unità operative della Guardia di Finanza in verifiche fiscali complesse. Queste indagini hanno rivelato un sistema di frode fiscale particolarmente articolato, che sfruttava società di comodo, prestanomi nullatenenti e indirizzi aziendali fittizi per evadere il fisco. Le società coinvolte operavano su un vasto territorio nazionale, con sedi principali tra Manfredonia e Trento, e una base logistica in provincia di Rimini, dove si trovava il quartier generale dell'intera operazione. Le indagini hanno portato al sequestro preventivo di beni mobiliari e immobiliari, tra cui conti correnti e otto unità immobiliari situate a Manfredonia, Rimini, Morciano di Romagna e Saludecio, di proprietà di tre dei soggetti coinvolti.