Fatta una liberalizzazione, la burocrazia provvede immediatamente a complicarla, non si sa se ostacolarla oppure per coazione a ripetere. Un caso esemplare è quello del noleggio senza conducente dei veicoli industriali, che l’Italia ha dovuto permettere dopo una resistenza di anni, pena sanzioni da parte dell’Unione Europea. A complicare la faccenda ha provveduto il ministero dei Trasporti, che nella circolare numero 25355 del 17 novembre 2023 annuncia la creazione del Ren-Noleggi, ossia un registro elettronico nazionale dove le imprese di autotrasporto (che già sono registrate al Ren) che usano un veicoli industriale noleggiato dovranno indicare la targa dell’automezzo.
La registrazione dovrà avvenire prima di usare il veicolo. Per i contratti stipulati prima del 15 gennaio 2024 le imprese dovranno farlo entro tale data. La registrazione sarà obbligatoria anche per i veicoli con massa inferiore a 1,5 tonnellate locati a un’impresa iscritta al Ren, mentre saranno esonerate le imprese iscritte all’Albo degli Autotrasportatori ma non al Ren, perché hanno solo veicoli con massa complessiva inferiore o uguale a 1,5 tonnellate. La registrazione dovrà avvenire tramite un operatore professionale o direttamente negli Uffici della Motorizzazione Civile della località in cui l’impresa è iscritta al Ren.
La circolare ministeriale precisa che l’impresa di autotrasporto che usa un veicolo in locazione dovrà ricalcolare il valore dell’idoneità finanziaria perché aumenterà la consistenza della flotta. Dovrà quindi inviare la relativa documentazione all'Ufficio della Motorizzazione. Anche in questo caso saranno esonerati i veicoli con massa complessiva inferiore a 1,5 tonnellate. Per il requisito di stabilimento, l’impresa dovrà dimostrare la disponibilità del veicolo locato tramite un contratto di durata residua pari ad almeno sei mesi e registrato.