La riunione online del 17 febbraio 2022 tra la vice-ministra del ministero Mims (ex Trasporti) Teresa Bellanova e le associazioni dell’autotrasporto avrebbe dovuto affrontare in modo concreto i gravi problemi del settore, che in questo momento sono causati soprattutto dall’impennata del prezzo dei carburanti. Invece le sigle sono uscite insoddisfatte, ritenendo inadeguate le risposte ministeriali, e hanno minacciato la mobilitazione della categoria.
Nell’incontro la vice-ministra ha dichiarato che il Governo intende attivare un credito d’imposta del 15% sugli acquisti dell'additivo AdBlue e del 20% su quelli del gas, più uno stanziamento di tre milioni e mezzo per la carenza di autisti. Sulle tariffe e i costi d'esercizio, ha affermato che le soluzioni si devono individuare tramite incontri tra gli autotrasportatori e i loro committenti e i primi due sono già stati programmati.
Ma secondo il segretario generale di Unatras, Pasquale Russo, la vice-ministra non ha fornito alcuna risposta concreta. “C’è disponibilità a discutere ma in questo momento di grave emergenza abbiamo urgentemente bisogno di provvedimenti sulle richieste che abbiamo portato”, egli dichiara a TrasportoEuropa. “La vice-ministra ci ha però risposto che non poteva assumere impegni prima di consultare Palazzo Chigi, aggiungendo che ci saremmo aggiornati dopo qualche giorno”.
Russo ricorda che Unatras si è presentata alla riunione con la richiesta di contributi per i carburanti e un provvedimento per rendere più esigibile e vincolante l’applicazione di un sovrapprezzo nei contratti di trasporto, incentivando quelli scritti. “Bisogna poi affrontare in maniera seria le nuove regole comunitarie sull’accesso al mercato e la subvezione previste dal Primo Pacchetto Mobilità, che entreranno in vigore il 21 febbraio. Non ci risulta che su questo il ministero si stia muovendo”. Unatras si riunirà il 21 febbraio per decidere eventuali azioni. “Speriamo che nel frattempo arrivi qualche buona notizia”, conclude Russo.
Anche Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito, ritiene inadeguate le dichiarazioni della Bellanova, che “ignorano i nodi strutturali dell’autotrasporto, in primis la necessità urgente di ribaltare sulla merce i maggiori costi letteralmente esplosi a causa dell’aumento nei prezzi del carburante”. Sugli aumenti Trasportounito chiede “un automatismo che ribalti con certezza i maggiori costi sulla merce”.
Longo sottolinea una “generale impreparazione sia in ordine all’introduzione di disposizione in grado nell’immediato di correggere vecchie disposizioni che non hanno mai funzionato (retribuzione attese al carico/scarico, i tempi di pagamento) sia alla norma di Legge che prevede l’adeguamento delle tariffe di trasporto quando le variazioni del prezzo del carburante superano il 2%”.
Anche Trasportounito sottolinea l’applicazione del Primo Pacchetto Mobilità e denuncia l'impreparazione dimostrata “con l’inattività del Governo nell’applicazione del pacchetto mobilità dell’Unione Europea che entrerà in vigore già dai prossimi giorni peggiorando le condizioni dell’autotrasporto italiano”.