Un caso di pesanti molestie nell’autotrasporto danese è stato denunciato dalla dipendente di una piccola impresa, la Fragtkompagniet, che operava (perché poi è stata estromessa) per una delle più grandi società di trasporto e logistica del Paese scandinavo, la Danske Fragtmænd, che basa i propri servizi su una fitta rete di fornitori grazie ai quali riesce a gestire quasi dieci milioni di spedizioni annuali richieste da un esercito di 40mila clienti. Il fatto è considerato così grave che è finito in primo piano su diversi giornali danesi.
La ex dipendente dell’impresa di autotrasporto ha accusato il titolare, Ümüt Harc, di avere subito maltrattamenti e pesanti insulti, al punto che li ha registrati come prova. “Volevo essere sicura di avere le mie prove nel caso in cui si fosse presentato un caso con lui, o se avessi dovuto difendermi. Volevo anche mettere in guardia gli altri contro di lui nel caso in cui venisse assunta un'altra ragazza o donna", ha raccontato la dipendente ai media locali.
Col passare del tempo la pressione psicologica è risultata eccessiva e la donna è stata costretta a richiedere un periodo di malattia, al termine del quale si è vista recapitare una lettera di licenziamento, dopo un anno e mezzo di lavoro nell’azienda. I fatti risalgono al 2024 ma sono stati resi noti solamente all’inizio di marzo 2025, costringendo Danske Fragtmænda a prendere provvedimenti nei confronti del proprio fornitore e a cessare ogni collaborazione con Ümüt Harc e la sua impresa.
Danske Fragtmænd, attraverso un comunicato sul proprio sito ufficiale, si è anche scusata per il ritardo nell’azione correttiva, giustificato da motivi burocratici e contrattuali, e ha proposto di valutare l’assunzione diretta di tutti i dipendenti di Fragtkompagniet. Ümüt Harc, che risulta anche proprietario di una società d’investimenti, non ha rilasciato nessuna dichiarazione e non ha accettato di incontrare la stampa.
Marco Martinelli