Nella rete autostradale del Friuli Venezia Giulia gestita da Autovie Venete transitano ogni giorno centinaia di veicoli industriali che svolgono autotrasporto internazionale e sta aumentando il mancato pedaggio da parte degli autotrasportatori, molti dei quali dell’Europa centrale e orientale. Il sistema più frequente è anche il più semplice: dopo avere inserito il biglietto al casello di uscita, gli autisti premono il pulsante rosso, comunicano che non possono pagare e ritirano il rapporto di mancato pagamento. A quel punto l’operatore alza la sbarra per farli passare. Entro quindici giorni dovrebbero pagare il pedaggio, ma non lo fanno contando sul fatto che hanno sede all’estero.
Per contrastare questo fenomeno, la Polizia Stradale ha avviato una collaborazione con Autovie Venete grazie alla quale le pattuglie della Polstrada riescono a intercettare sull’autostrada i veicoli degli evasori seriali dei pedaggi, usando i sistemi di videosorveglianza della società autostradale e della Polizia. Quando il camion è fermato, viene notificata all’autista la sanzione di 87 euro e la sottrazione di due punti (che per molti camionisti stranieri è teorica) in virtù dell’articolo 176 del Codice della Strada, mentre Autovie Venete avvia il recupero del credito pregresso.
Grazie a questa collaborazione, a giugno, luglio e agosto la Polstrada ha rilevato 44 violazioni a carico di cinque autotrasportatori, con una sanzione totale di 2850 euro, mentre la società autostradale ha recuperato 1550 euro di pedaggi non pagati. Questa azione più che dal punto di vista economico vuole essere un chiaro segnale agli autotrasportatori stranieri che sono aumentati i controlli su questo tipo d’infrazione.