In una nota diffusa il 4 marzo 2022, Unatras scrive di avere chiarito al ministero Mims (ex Trasporti) in modo dettagliato “gli ambiti di intervento necessari” per affrontare la grave crisi dell’autotrasporto e di avere ricevuto l’impegno di “tradurli in norme, che dovrebbero essere inserite in un Decreto Legge Infrastrutture di prossima emanazione”. L’unione non precisa però quali sono questi interventi, che dovrebbero riguardare anche il costo del gasolio, che appare come la principale emergenza.
Lo può confermare un passaggio della nota, dove si legge che “sul fronte dei costi dell’energia le misure previste (dall’intesa del 24 febbraio, ndr) non sono adeguate per il settore, per cui è urgente prevedere una misura emergenziale utile a contrastare la dinamica ancora al rialzo del prezzo dei carburanti, che sta determinando l’impossibilità di continuare a svolgere l’attività di autotrasporto merci”.
Ma l’ambito d’intervento può essere più ampio e toccare altri aspetti dell’attività. Infatti, nella nota si legge anche che “Unatras ritiene fondamentale che il tavolo delle regole produca risultati tangibili che vadano nella direzione di riequilibrare le condizioni di mercato, dare dignità alla professione di autotrasportatore e consentire di recuperare dalla ‘merce’ gli aumenti vertiginosi dei costi aziendali”
Unatras non lo accenna, ma TrasportoEuropa ha saputo da fonti non ufficiali che mercoledì 16 marzo dovrebbe esserci un incontro al ministero Mims (ex Trasporti) con le associazioni degli autotrasportatori per proseguire la discussione sul Tavolo dell’autotrasporto. E si potrebbe parlare proprio dei nuovi provvedimenti.