Non bastano i crolli, i cantieri e le lunghe code sulle autostrade liguri, perché a questa situazione disastrosa potrebbe aggiungersi l’aumento dei pedaggi dellA6 Torino-Savona e dell’A10 Savona-Ventimiglia, due tratte molto usate dagli autotrasportatori e diventate obbligatorie per quelli del Piemonte meridionale che devono andare in Francia, che non possono usare il valico del Tenda per i divieti di transito ai veicoli pesanti imposti dai Comini della Val Roja, in Francia, che già oggi comporta un aumento dei costi di 200 euro a viaggio. Per questo motivo, la prima associazione degli autotrasportatori a insorgere contro i possibili aumenti è l’Astra di Cuneo.
L’aumento dei pedaggi potrebbe avvenire se il ministero Mims (ex Trasporti) approverà il Piano economico e finanziario presentato dall’Autostrada del Fiori, società del Gruppo Gavio, come ha annunciato il quotidiano La Stampa, precisando che l’aumento dell’A16 potrebbe raggiungere il 16% e quello dell’A10 il 3%.
L’Astra spiega che queste due autostrade sono interessate da importanti lavori di manutenzione straordinaria di gallerie e viadotti dopo il crollo del ponte Morandi, con rallentamenti del traffico che diventano critici nella stagione estiva: “Lunghe code che provocano ritardi nelle consegne, maggiori costi per le imprese, oltre all’impossibilità per gli autotrasportatori di rispettare i rigidi tempi di guida e riposo previsti dalla Legge”, afferma il vice-presidente Enrico Carpani. Che conclude: “Siamo pronti a opporci agli aumenti in tutti i modi”.