Mentre sono in corso al ministero dei Trasporti i tre Tavoli tecnici sull'autotrasporto avviati dal ministro Delrio, le associazioni degli autotrasportatori hanno diffuso comunicati piuttosto duri sulla drastica riduzione delle risorse stanziate per i rimborsi delle deduzioni forfettarie delle spese sostenute nel 2014 dalle imprese artigiane. Queste le parole di Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto, che generalmente è una delle voci più moderate: "Prendiamo atto che sul SSN le disposizioni sono state emanate ma l'atteggiamento provocatorio del Ministero competente sulle spese non documentate, rischia di innescare una fase che non sarà facile gestire". Poi Uggè ammonisce: "Il Governo non immagina in che ginepraio si sta infilando. Noi opereremo per non indebolire le imprese e per raggiungere risultati possibili. Aspettiamo gli incontri di lunedì e poi in Unatras martedì insieme ci confronteremo".
Il presidente di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani, considera gli importi comunicati la settimana scorsa dall'Agenzia delle Entrate come "un acconto", aggiungendo che "ne va della corretta gestione amministrativa delle aziende artigiane del nostro Paese che noi rappresentiamo con orgoglio". Per Claudio Donati, segretario nazionale di Assotir, il taglio è una "decisione intollerabile, frutto di una scelta unilaterale del Governo, che ha cambiato le carte in tavola, smentendo l'impegno a mantenere inalterata l'agevolazione ai trasportatori che guidano direttamente il proprio camion, come dimostrato dal decreto ministeriale dello scorso mese di marzo". Donati aggiunge che se in questi giorni non si troverà una soluzione "il confronto con il Governo ne uscirebbe minato sotto il profilo fiduciario e, francamente, perderebbe di ogni significato continuare a parlare".
Più aggressiva è la posizione di Fita Cna, che parla senza mezzi termini di fermo. In una nota del 5 luglio, l'associazione comunica che la presidenza nazionale "ritiene che qualora non venga rivisto il taglio effettuato dal Governo e dal Ministro Delrio, sulle deduzioni forfettarie, si debba procedere con la proclamazione del fermo nazionale dei servizi dell'autotrasporto, se necessario anche da soli". Entro domani dovrebbe giungere il via libera della Cna. "Nel frattempo, come sempre, continueremo nel nostro lavoro di rappresentanza, ricercando proposte e mediazioni possibili sia nei confronti del Governo, sia con le altre rappresentanze", precisa l'associazione.
Una critica alla decisione del Governo viene anche da Confetra: "Non si possono cambiare le regole delle dichiarazioni dei redditi all'ultimo minuto, facendo schizzare gli importi delle imposte da versare da parte dei trasportatori", afferma il presidente Nereo Marcucci. Egli afferma che le risorse ci sarebbero "se il Governo andasse a prendere i soldi dove ci sono e cioè razionalizzando gli sconti autostradali che per un terzo finiscono nelle società di servizi delle associazioni dell'autotrasporto". Marcucci conclude con un appello a evitare "un ennesimo fermo dagli esiti imprevedibili".
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