L'avvio del CMR digitale è stato promosso dall'Iru, dall'associazione degli autotrasportatori spagnoli Asociación de Transporte Internacional por Carretera e da quella francese Fédération Nationale des Transports Routiers. È un documento elettronico ufficiale di trasporto e potrà diventare l'unico che l'autista deve avere a bordo per tutto ciò che riguarda il carico trasportato. Il primo viaggio svolto in Europa son l'e-CMR è avvenuto il 19 gennaio 2017 tra Huelva e Perpignan, tramite il valico di frontiera di Le Perthus: 1300 chilometri con un carico di arance.
Spagna e Francia sono tra i primi Paesi europei ad accogliere questa innovazione. Il CMR digitale permette agli operatori del trasporto d'inserire i dati in formato elettronico e scambiarli in tempo reale con i destinatari della spedizione. In questo modo, gli operatori coinvolti nel trasporto hanno le informazioni sul carico istantaneamente disponibili, così da poter avviare le azioni relative alla consegna – tra cui la fatturazione o eventuali contestazioni – mentre la merce è in viaggio e non dopo il suo arrivo.
La possibilità di utilizzare il CMR in forma digitale è stata introdotta nel Protocollo nel 2008 ed è entrata in vigore il 5 giugno 2011. Finora, è stata accolta da undici Paesi europei: oltre alla Francia, hanno aderito Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Slovacchia, Spagna e Svizzera.
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