Un imprenditore dell'autotrasporto della provincia di Frosinone affronterà il 6 novembre 2019 la prima udienza di un processo per truffa, con l'aggravante di avere beneficiato di denaro pubblico, perché secondo una denuncia dell'Inps svolta dopo accertamenti della Guardia di Finanza avrebbe fatto lavorare alcuni autisti senza contratto dopo averne posti due regolari in cassa integrazione. In questo modo l'autotrasportatore avrebbe ottenuto due benefici: riduzione del costo del lavoro dei conducenti assunti con contratto e minori costi di quelli fatti lavorare in nero, per i quali non avrebbe pagato i contributi. Inoltre, gli autisti irregolari non erano soggetti ai tempi di lavoro del contratto per svolgere autotrasporti in tutta Italia. Però l'imprenditore non ha considerato che l'Inps chiede alla Guardia di Finanza di svolgere controlli sulle imprese che chiedono la cassa integrazione e i Finanzieri hanno scoperto l'illecito.
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