L’associazione degli autotrasportatori Fita Cna sta attuando dal 13 maggio 2024 un fermo dell’autotrasporto di container nel porto di Napoli, per chiedere un intervento contro l’intasamento dei veicoli industriali al carico e scarico del terminal Conateco. Il 16 maggio si è svolta una riunione con i vertici del porto, che però non ha portato risultati concreti: “Un vertice infruttuoso nel quale non è stata affrontata in maniera risolutiva nessuna delle problematiche che abbiamo rappresentato in questi giorni. È per questo motivo che il nostro sciopero va avanti”, ha dichiarato il segretario della Cna Fita Campania, Attilio Musella.
Musella spiega che “gli autisti sono costretti a code di quattro cinque ore per completare il loro lavoro, molto spesso dopo aver fatto lunghi viaggi dal Lazio o dalla Puglia” e aggiunge che nel terminal Conateco, che movimenta la gran parte dei contenitori del porto campano, ci sono rallentamenti che causano orari “stressanti e lunghissimi” per il ritiro e la consegna dei contenitori.
Nel prossimo futuro la situazione potrebbe peggiorare, perché sono previsti lavori nel porto. Secondo Musella, “l’incapacità di programmazione da parte di chi gestisce il porto crea un clima di grande tensione e disagio tra gli operatori”. La Fita ha quindi chiesto un altro incontro in Prefettura: “Se tale convocazione non dovesse arrivare entro l’inizio della prossima settimana il nostro sciopero si trasferirà nel cuore di Napoli, paralizzando l’intera città. È nostra intenzione spostarci con i tir in centro per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla nostra situazione”, conclude Musella.