La mattina del 17 marzo 2022 le associazioni dell’autotrasporto hanno firmato il protocollo presentato dal ministero Mims (ex Trasporti) dopo un incontro con la viceministra Teresa Bellanova. Il testo contiene sia misure economiche, volte soprattutto ad affrontare l’impennata dei prezzi dei carburanti, sia nuove regole o il potenziamento di quelle esistenti sui rapporti con la committenza. Sul versante economico, il Governo aumenterà lo sconto sulle accise, ma ricordiamo che attualmente esso vale solo per i veicoli industriali con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate con motori da Euro V in su, quindi non coprirà l’intero parco dell’autotrasporto.
Aumenteranno (questa volta per tutti) lo sconto sui pedaggi e, per le imprese artigianali, il rimborso forfettario delle spese non documentate con uno stanziamento di venti milioni. Le imprese di maggiore dimensione ottengono invece l’esonero per il 2022 del contributo da versare all’Autorità di Regolazione dei Trasporti (che sarebbe stato obbligatorio per le società che hanno un fatturato superiore a cinque milioni di euro). Chi svolge trasporti combinati strada-mare e strada-rotaia beneficerà fino al 2023 dell’aumento sullo stanziamento di marebonus e ferrobonus di 212,5 milioni.
Un altro provvedimento che interessa la parte economica è un percorso più veloce per il Decreto interministeriale (Mims ed Economia) che stabilisce la ripartizione del fondo strutturale per l’autotrasporto di 240 milioni di euro per il triennio 2022-2024. Attualmente il testo è al vaglio della Corte dei Conti. Saranno accelerati anche i pagamenti degli incentivi e dei contributi, che ora richiede mesi se non anni.
Una parte consistente del protocollo riguarda le regole sui rapporti tra autotrasportatori e committenti. Sui tempi di pagamento, che spesso superano quanto stabiliscono i contratti e la normativa, ci sarà una stretta sui controlli, coinvolgendo anche l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato e del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori. Sempre sulle tempistiche, il protocollo stabilisce una revisione delle attuali regole sui tempi di attesa per carico e scarico, che dovrebbe comprendere un aumento dei risarcimenti proporzionale ai tempi di attesa.
In ambito internazionale, il Governo s’impegna a tutelare le imprese di autotrasporto italiane nei confronti delle limitazioni al transito dei veicoli industriali imposte dall’Austria sull’asse del Brennero. Inoltre, saranno istituite misure per semplificare e agevolare l’entrata in vigore del Regolamento UE 1055/2020. In tale contesto, il Governo dovrà decidere i limiti alla subvezione, che l’Unione Europea lascia alla discrezione dei singoli Stati e sulle quali le associazioni hanno già elaborato alcune proposte.
I provvedimenti stabiliti da questo protocollo dovrebbero entrare in vigore tramite un Decreto emanato dal Consiglio dei Ministri il 18 marzo. La viceministra Bellanova ha dichiarato che questo accordo “è frutto di un confronto serrato e continuo in queste settimane con l’intero settore, autotrasportatori e committenza. Innanzitutto la proposta di un pacchetto di norme: risorse, norme ed emendamenti che andranno a comporre le misure ad hoc per l’autotrasporto nel Decreto domani in Consiglio dei Ministri e che potranno essere oggetto anche di ulteriori misure. Quindi la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa, che voglio considerare un accordo quadro teso a garantire maggiori condizioni di equilibrio all’interno della filiera, e a mettere in sicurezza gli autotrasportatori rispetto a variazioni nel costo del carburante. Allo stesso tempo si indicano anche modalità più stringenti rispetto ai contratti non scritti, dove diventa obbligatorio il riferimento ai costi indicativi aggiornati dal Ministero. Con l’impegno da parte della categoria a evitare e revocare il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto e a garantire la prosecuzione delle attività, senza interruzioni”.