Gli impegni presi dalla vice-ministra del Mims (ex Trasporti) Teresa Bellanova nella riunione del 24 febbraio con le associazioni dell’autotrasporto sono realtà. Lo dimostra la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale numero 50 del 1° marzo 2022 del Decreto Legge 17/2022, denominato Decreto Energia, che al capitolo 6 stabilisce “interventi a favore del settore dell’autotrasporto”. Il testo conferma lo stanziamento complessivo di 79,6 milioni di euro per il settore e la loro suddivisione anticipata da Bellanova.
Il primo intervento è l’amento del fondo per la riduzione dei pedaggi autostradali, incrementato per il 2022 con 20 milioni di euro che, come al solito, saranno gestiti dal Comitato centrale dell’Albo Nazionale degli Autotrasportatori insieme con i 140 milioni del fondo strutturale. Il ministero Mims precisa che “la riduzione dei pedaggi si dovrebbe attestare per quest’anno su un valore intorno all’11%, quindi entro i limiti stabiliti dalla direttiva europea cosiddetta Eurovignette che consente agli Stati membri di applicare sconti o riduzioni del pedaggio non superiori al 13%”. Altri 5 milioni aumentano la somma per le deduzioni forfettarie delle spese non documentate.
Per affrontare l’aumento dei costi, attualmente il ministero non può intervenire sulle accise del gasolio perché la questione è regolata in ambito comunitario. Quindi ha deciso per ora di considerare l’additivo AdBlue, soggetto anch’esso a un forte aumento del prezzo, legato a quello del gas. Il Decreto riconosce un credito d’imposta del 15%, al netto dell’Iva, per l’acquisto di questo prodotto. Per questa misura si stanziano 29,6 milioni. Attenzione però: il testo recita che questo beneficio vale solo per le imprese in conto terzi che usano “mezzi di trasporto di ultima generazione Euro VI/D a bassissime emissioni inquinanti”.
Quindi, sarebbero esclusi i veicoli di generazione precedente, ossia gli Euro IV, gli Euro V e i primi Euro VI. Inoltre, il credito d’imposta si può usare esclusivamente in compensazione. Il Decreto precisa che “il credito d'imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto”.
Il Decreto va incontro anche alle imprese di autotrasporto che usano veicoli industriali alimentati con gas naturale liquefatto, per le quali stanzia 25 milioni per il 2020. In questo caso, beneficiano di un credito d’imposta del 20% per le spese di acquisto di tale carburante, al netto dell’Iva. Anche in questo caso, il credito si può essere esclusivamente in compensazione ed è cumulabile.
Il videocast K44 Risponde ha affrontato il tema della protesta e dell'accordo in questo episodio, che vi riproponiamo