Nel pomeriggio di giovedì 24 febbraio 2022 la vice-ministra del Mims (ex Trasporti) Teresa Bellanova ha convocato tutte le associazioni degli autotrasportatori per una riunione alle 17.30 con lo scopo di trovare una soluzione alla crisi del settore e alle proteste che negli ultimi giorni sono scaturite in alcune parti dell’Italia. Secondo l’associazione Trasportounito, tali proteste avrebbero coinvolto 25mila aziende, che gestiscono un parco complessivo di 90mila veicoli industriali, più altri 30-40mila che non possono risolvere difficoltà di movimento rispetto a percorsi, triangolazioni e carichi o scarichi. La sigla riporta anche un sondaggio secondo cui il 98% delle imprese condivide e giustifica le azioni di protesta, manifestando totale solidarietà alle imprese che hanno bloccato i loro mezzi.
La nota di Trasportounito evidenzia anche che il Governo sta manifestando un “totale disinteresse” verso i nuovi provvedimenti del Primo Pacchetto Mobilità, che sono entrati in vigore senza un “adeguato accompagnamento tecnico-normativo”. Ciò comporterebbe tre conseguenze: “L’eliminazione delle vecchie licenze e quindi la perdita secca di un patrimonio di 220 milioni di euro; il pericoloso livellamento, verso il basso, dei futuri operatori dell’autotrasporto in controtendenza rispetto agli slogan relativi alla sostenibilità del trasporto nonché modifiche inapplicabili agli asset normativi, amministrativi e istituzionali”.