Pochi giorni dopo la scoperta di trentanove persone di origine vietnamita morte in un semirimorchio frigorifero alle porte di Londra, si è sfiorata una strage ancora più grave in Grecia. Al casello autostradale di Iasmos, vicino a Salonicco, la Polizia di Xanthi ha fermato la mattina del 4 novembre 2019 un camion nel cui vano di carico, anch'esso isotermico, erano stipate quarantuno persone provenienti dall'Afghanistan. Per fortuna i migranti erano tutti vivi, ma alcuni di loro stavano già mostrando difficoltà respiratorie e sono stati portati in ospedale. Gli agenti sono riusciti ad arrestare l'autista, un georgiano, mentre l'altro uomo che era in cabina è riuscito a fuggire ed ora è ricercato.
Proseguono intanto le indagini sui trentanove migranti trovati morti il 23 ottobre in un semirimorchio nei pressi di Londra. La Polizia britannica ha arrestato l'autista dell'autoarticolato, un irlandese di 25 anni accusato di trentanove omicidi colposi e di traffico di persone. Secondo le prime informazioni, l'uomo avrebbe agganciato il semirimorchio già carico d'immigrati a Purfleet, nell'Essex, che era sbarcato da un traghetto proveniente dal Belgio. Poiché tutte le persone morte erano cittadini vietnamiti, anche la Polizia del Paese asiatico ha avviato un'indagine sul traffico per persone, che finora ha portato a otto arresti.
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