Nel primo semestre del 2021 in Italia sono morte sul lavoro almeno quaranta persone nel settore trasporto e magazzinaggio. Scriviamo “almeno” perché altre potrebbero essere iscritti tra i 193 casi inseriti nella voce “non determinato”. Ma anche considerando solo questi quaranta lavoratori, il trasporto è al terzo posto tra le attività, con il 9% dei casi, dietro all’industria (41 casi) e alle costruzioni (51 casi). Complessivamente, nel primo semestre l’Inail ha registrato 444 morti sul lavoro, con una media di quasi due e mezzo al giorno.
Questi sono i dati diffusi dall’Osservatorio sulla sicurezza sul lavoro di Vega Engineering, calcolati sulle rilevazioni dell’Inail. Le statistiche non spiegano le modalità degli incidenti mortali, ma se consideriamo le cronache è molto probabile che la maggiore parte di quelli del trasporto sia avvenuta sulla strada. Proprio recentemente, il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, ha confermato che il settore del trasporto e del magazzinaggio è uno dei più rischiosi e che tutti gli incidenti stradali nei quali sono coinvolti i camionisti rientrano tra gli infortuni sul lavoro con mezzo di trasporto coinvolto.