L'indagine sui trafficanti internazionali di droga è stata avviata dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria con il supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, partendo dall'arresto nel 2015 di un camionista albanese con un carico di venti chili di coca e 200mila euro in contanti. Così, gli inquirenti hanno individuato una banda composta da pregiudicati albanesi e italiani che trafficavano e spacciavano cocaina in tutta la Lombardia. L'indagine ha scoperto che la sostanza era importata in Italia dalla Spagna e dai Paesi Bassi usando sia autovetture con un doppiofondo, sia i camion di un'azienda di autotrasporto di Cantù, che nascondeva la coca nel normali carichi. L'indagine coinvolge il titolare dell'azienda, un cittadino albanese di cui si conoscono solo le iniziali (N.F.), che sarebbe anche il capo dell'organizzazione, e due degli autisti (tra cui una donna). Gli altri dipendenti dell'azienda non sarebbero implicati nel traffico. La banda avrebbe portato in Italia e venduto a una rete di spacciatori 950 chili di cocaina. Al termine dell'indagine, denominata Oro Bianco, la Procura di Monza ha emanato quattordici provvedimenti di misure cautelari verso i componenti della banda, tra cui tre italiani e undici albanesi.
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