Il 31 marzo 2021 la Guardia di Finanza di Catania ha applicato quattro misure di custodia cautelare e ha sequestrato quote di due società di trasporto e beni personali, per un valore totale di circa diciotto milioni di euro. L’operazione è avvenuta al termine di un’inchiesta della Procura di Catania sul fallimento della Seitral, un’impresa di trasporto espresso con sede a Santa Venerina, che secondo gli inquirenti sarebbe una bancarotta fraudolenta con un dissesto di circa venti milioni di euro. L’inchiesta ha coinvolto anche un’altra impresa di trasporto che ha sede a Roma ma opera nella provincia di Catania.
La Procura ritiene che gli amministratori della Sitral non avrebbero coperto le perdite accumulate nel tempo dalla società e quando la stessa Procura ha presentato un’istanza di fallimento hanno presentato un piano di risanamento “fondato su dati societari non veri”, come spiega la Guardia di Finanza, che ha condotto l’indagine. Gli amministratori hanno così proseguito l’attività, acquistando nuovi automezzi spostando liquidità alla società Pianeta Servizi Con, tramite trasporti non fatturati e senza riscuotere i crediti.
Così facendo, gli indagati hanno aggravato il dissesto finanziario della Sitral e hanno accumulato un debito nei confronti dell’Erario di oltre quattordici milioni di euro, facendo sparire altri 5,6 milioni. Per ostacolare eventuali controlli, l’amministratore di diritto e i due amministratori di fatto della società hanno sottratto i libri contabili, oltre a non avere presentato la dichiarazione Iva del 2019 relativa ad attività per oltre cinque milioni di euro e a non versare ritenute e Iva per oltre due milioni di euro.
Oltre ai tre amministratori, la Procura ha indagato anche il sindaco e revisore legale della Sitral che “pur consapevole dell’ingente posizione debitoria dell’impresa, ha attestato il piano di risanamento della società in cui sono state esposte false informazioni circa la correttezza della contabilità, sopravvalutando voci dell’attivo del relativo bilancio societario e sottostimando le componenti negative, concorrendo in questo modo ad aggravare il fallimento della stessa società”. I quattro indagati sono posti agli arresti domiciliari.
Il sequestro delle quote societarie e dell’intero complesso aziendale ha interessato la Car Fer di Santa Venerina (che ha ricevuto l’intero patrimonio della Seitral) e la Pianeta Servizi Con di Ciampino. In quest’ultimo caso il sequestro ha natura impeditiva, perché la società vanta un debito di oltre cinque milioni di euro con la Seitral e, spiegano gli inquirenti “il libero esercizio dell’attività imprenditoriale impedirebbe la restituzione alla curatela della somma”.