Mercoledì 17 febbraio, il ministro dei Trasporti della Federazione Russa ha emanato una direttiva che riapre la circolazione dei veicoli pesanti con l'Ucraina, nella regione di Bryansk. Il provvedimento giunge dopo che il Governo ucraino ha annunciato il programma "Edu domoj" (ritorno a casa), che consente ai camion russi di rientrare in Patria. È ancora presto per parlare di una completa ripresa dei traffici stradali tra i due Paesi, anche perché nella partita sono coinvolti anche gli attivisti ucraini che fermato i camion russi per protestare contro l'appoggio di Mosca agli indipendentisti dell'est.
Intanto, le sanzioni poste dall'Unione Europea alla Russia condizionano anche il mercato dei veicoli industriali. I dati delle Dogane della Federazione Russa mostrano che nel 2015 le importazioni di camion nuovi sono crollate del 63,3% rispetto all'anno precedente. I veicoli entrati sono stati 22.500, di cui 20.100 da Paesi esterni alla CSI e 2400 da Paesi della CSI. Sono calate anche le esportazioni di veicoli industriali del 9,1%, toccando le 20mila unità. Ma di queste, solo 5000 sono uscite dai confini della CSI.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!