La società novarese di autotrasporto Riboni RBN svolge da trentacinque anni trasporti per la Gran Bretagna, attività che oggi opera in prevalenza nel delicato comparto dei farmaci. Un comparto che richiede puntualità e affidabilità e che quindi non può accettare gli inconvenienti causati dalla Brexit. Perciò la società piemontese ha anticipato i tempi e nel 2020 ha aperto una filiale a Londra, dove ha trasferito la maggior parte dei veicoli industriali della filiale rumena. “Oggi non esistono limiti ai viaggi tra Unione Europea e Gran Bretagna e valgono le licenze comunitarie, ma è una situazione transitoria e in futuro potrebbero essere introdotte autorizzazioni con numero limitato e non vogliamo affrontare questo tipo di problema”, spiega Alberto Riboni, titolare della società.
Avere veicoli con targa britannica permette anche di svolgere liberamente trasporti all’interno dell’isola, senza le limitazioni previste per il cabotaggio dall’attuale accordo tra Gran Bretagna e Unione Europea. Un altro motivo che ha spinto la società novarese ad aprire una filiale a Londra è di tipo amministrativo: “Una società locale semplifica le fatturazioni e i pagamenti con i nostri clienti britannici, che sono una parte consistente di quelli del settore farmaceutico”.
La Brexit aumenterà il trasporto intermodale tra Paesi continentali e Gran Bretagna e Riboni si sta già attrezzando in tal senso. “Siamo vicini al terminal ferroviario Domo2 di Domodossola, dove la CargoBeamer intende sviluppare il traffico intermodale per il resto dell’Europa, con una particolare attenzione proprio per la Gran Bretagna. Ci permetterà d’inviare i semirimorchi direttamente nell’isola, dove saranno prelevati dai nostri veicoli locali per la trazione nazionale”. Un altro punto di forza nel trasporto internazionale della società novarese è la sua adesione alla rete Astre, che permette di attivare collaborazioni con società di autotrasporto e logistica di tutta Europa.