L’autotrasporto container genovese torna a rivendicare la soluzione di vecchi problemi legati al carico e scarico nei terminal, unendo le associazioni degli autotrasportatori e i sindacati confederali. Il primo passo lo ha compiuto l’Osservatorio Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni (che raccoglie Fita Cna, Confartigianato Trasporti, Fai Conftrasporto, Fiap, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti) inviando il 22 ottobre 2020 una lettera al presidente dell’Asp del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, elaborata durante una riunione del 19 ottobre.
Le questioni sono note da tempo e sono rimaste sospese a causa delle due grandi emergenze che ha subito il porto di Genova: quella autostradale, iniziata col crollo del ponte Morandi e le seguenti chiusure e restrizioni per interventi su viadotti e gallerie, e quella della pandemia della Covid-19. Ora l’Osservatorio chiede all’Autorità portuale di “mettere in campo tutte le azioni già condivise” per ottenere “soluzioni definitive”. La lettera precisa che l’Osservatorio “in assenza di provvedimenti urgenti si vedrà costretto ad assumere le posizioni meglio viste a tutela delle parti che autonomamente rappresenta”. I nodi da sciogliere elencati nella missiva sono sei, alcuni legati a uno specifico terminal (il Psa Pra’), altri più generali.
Per quanto riguarda il terminal di Pra’ torna in primo piano la circolazione e la sicurezza interna durante le operazioni di carico e scarico dei container. Gli operatori chiedono la revisione della circolazione dei camion, seguendo lo schema a 8 già attuato per i trattori portuali. Ciò anche per evitare che durante il sollevamento del container da parte della gru l’autista del camion non possa uscire dalla cabina in caso d’emergenza (per esempio se il contenitore resta agganciato al semirimorchio) perché la portiera batte contro la gru stessa. Sempre a Pra’, l’Osservatorio chiede un intervento per evitare che l’area buffer interna (dove i veicoli dovrebbero sostare solo per l’attesa dei documenti) diventi un’area di lunga sosta, come talvolta accade.
Gli altri punti sono generali e possono riguardare anche altri terminal di Genova. Il primo chiede la manleva (ossia l’esonero) della responsabilità sul controllo della pulizia e della integrità dei container vuoti prima di caricarli, perché ciò non fa parte delle loro mansioni e comunque non hanno le competenze tecniche per farlo. Un’altra richiesta riguarda la sosta degli autisti durante i fine settimana nella aree antistanti i terminal, che non hanno servizi adeguati. Inoltre, ci vuole maggiore controllo sul distanziamento dei conducenti in attesa per l’ingresso nei terminal, che talvolta manca nonostante l'istituzione di chiamate via app sugli smartphone. Le associazioni e i sindacati chiedono anche maggiori controlli sul dumping sociale degli autisti.